Tutte le volte che si installa un’applicazione nello smartphone, vengono richieste determinate autorizzazioni per accedere a funzionalità specifiche o a informazioni sul dispositivo da accettare, e senza le quali le app non potrebbero funzionare. Il più delle volte le si accettano senza neanche leggere cosa ci viene richiesto, o peggio ancora, non si capisce cosa vi è riportato, poiché non viene mostrato il reale motivo di queste richieste.
Premesso che le autorizzazioni comunque non aiutano a capire di che tipo di app si tratti, ossia se si tratti di un’app Android sicura o meno, è importante leggere la lista delle autorizzazioni che queste richiedono al momento dell’installazione, poiché sono informazioni che aiutano a decidere se installare o meno l’app.
Questo accade quando si scarica un’app da Google Play Store, la piattaforma online da cui si scaricano migliaia di applicazioni Android al giorno, che in teoria dovrebbero essere sicure, ma che al contrario, certe volte mettono a rischio il dispositivo. Spesso succede che dietro a qualche permesso richiesto, ci sia celato un malware.
Di seguito segnaliamo alcune delle autorizzazioni delle app Android richieste ed il loro significato, tenendo presente che per ogni applicazione nel Play Store è possibile controllare i vari permessi richiesti per approfondimenti e, nel caso in cui si abbiano attivati gli aggiornamenti automatici, non si dovranno accettare nuovamente le autorizzazioni, quando l’app verrà aggiornata.
1. Telefono: questa funzione consentirà all’app di comporre i numeri telefonici a vostra insaputa, ed anche a numeri a pagamento. L’app inoltre potrà accedere al registro delle chiamate ed effettuare il reindirizzamento delle chiamate in uscita.
2. SMS: accettando questa richiesta, si autorizza l’app ad inviare SMS ed MMS
3. Contatti: l’app potrà accedere ai dati di contatto presenti sul dispositivo, con la possibilità di modificarli
4. Lettura cronologia e segnalibri: si autorizza l’app a visionare la cronologia dei siti visitati e i segnalibri
5. Gestione elenco account: l’app a cui viene accordato questo permesso, può utilizzare i dati degli account presenti sul dispositivo
6. Localizzazione: con questo permesso l’app potrà localizzare la posizione esatta del dispositivo
7. Calendario: l’app potrà prendere visione delle informazioni riportate nel calendario, comprese quelle riservate e potrà apportarvi modifiche o inviare email ai contatti.
8. Acquisizione di foto e video: l’app potrà utilizzare le foto e i video archiviati nel dispositivo
A questa lista si aggiungono anche le comunicazioni di rete, ossia il permesso che si accorda all’app per accedere al dispositivo che dispone di rete o con il Bluetooth attivo. Nel caso in cui venisse concessa questo tipo di autorizzazione alle app, bisogna sapere che si corre il rischio di vedersi sottrarre informazioni che potrebbero essere inviate ad utenti remoti. Più in generale si è pure dimostrato che l’attivazione della richiesta, ad esempio, degli SMS, molte volte ha comportato un costo per gli utenti poiché a loro insaputa sono stati inviati messaggi a numeri a tariffazione maggiorata. Con l’autorizzazione alle chiamate telefoniche, si è consentito invece alle app di registrare le conversazioni e sottrarre anche i messaggi di testo privati.
Quando si scarica un’app, che il più delle volte è un’operazione che viene fatta celermente e senza pensarci troppo, è opportuno leggere le autorizzazioni che vengono richieste e cercare di capire se questi permessi siano davvero necessari alle app in questione per poter funzionare, facendo riferimento alla pagina Autorizzazioni di ognuna delle app, e ai vari commenti lasciati dagli utenti in Google Play. Le autorizzazioni richieste possono tuttavia essere controllate in un secondo momento. Basterà andare alla voce Autorizzazioni della singola applicazione scaricata, che si trova tra le Impostazioni > Gestione Applicazioni del proprio smartphone.