WhatsApp fa arrabbiare gli utenti con una novità poco gradita, che è stata introdotta nell’ultimo aggiornamento dell’app di Meta: di cosa si tratta.
Una aggiornamento lanciato, di recente, da Meta per WhatsApp, introdotto, per la precisione, l’11 aprile 2024, ha presentato, agli utenti della famosa app di messaggistica istantanea, una novità che, nella pratica, ha fatto storcere il naso a molti: ci riferiamo, nello specifico, all’interoperabilità delle chat con servizi terzi, facendo riferimento, così, alle direttive del DMA. Scopriamo, dunque, insieme le ragioni che sono alla base del malcontento dell’utenza.
Secondo quanto riportato da The Guardian, molti utenti ed attivisti hanno espresso il proprio dissenso in merito ala decisione di Meta di abbassare l’età minima necessaria per creare un account WhatsApp da 16 a 13 anni.
Tale cambiamento, difatti annunciato nel corso del mese di febbraio, è stato – poi – definitivamente attuato a partire dal 10 aprile in tutti i Paesi dell’Unione Europea e anche nel Regno Unito. Tale modifica rappresenta un’inversione di marcia, rispetto al 2019, quando WhatsApp alzò, invece, alzato il limite di età da 13 a 16 anni.
WhatsApp ha chiarito che tale adeguamento allinea l’età minima nell’UE e nel Regno Unito a quella del resto del mondo: così si permette ai tredicenni di utilizzare il servizio senza restrizioni. Inoltre, Meta ha assicurato di aver potenziato tutte le misure di sicurezza necessarie per proteggere i minori che utilizzano l’app di messaggistica istantanea.
Proprio in questa stessa settimana, Meta ha introdotto nuove funzioni di sicurezza su Instagram, Facebook e WhatsApp con l’obiettivo di tutelare gli utenti, in particolare i più giovani, dagli eventuali pericoli che possono correre. Tra questi, possiamo certamente annoverare i ricatti sessuali, ma anche la ricezione non consensuale di immagini intime.
Tra le nuove funzioni, infatti, vi è Nudity Protection su WhatsApp e Instagram, che preverrà – in maniera del tutto automatica – la visualizzazione di contenuti espliciti per gli utenti minorenni.
Anche se, nei fatti, sono state introdotte misure di sicurezza aggiuntive, vari gruppi attivi nella protezione dei minori online, tra i quali c’è Smartphone Free Childhood hanno duramente criticato Meta.
Il gruppo, infatti, ha sottolineato, nello specifico, che l’abbassamento dell’età minima dai 16 ai 13 anni è “uno schiaffo in faccia alla crescente richiesta internazionale e nazionale alle Big Tech di fare qualcosa in più per proteggere i bambini“.
E la critica non si è fermata qui. Il gruppo, infatti, aggiunge che “la riduzione ufficiale del limite di età ai 13 anni manda il messaggio che Whatsapp è una piattaforma sicura per i bambini. Ma gli insegnanti, i genitori e gli esperti la pensano molto diversamente“. WhatsApp, a questo punto, farà un passo indietro? Vedremo come evolveranno i fatti.
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