Truffe telefoniche, Kaspersky elenca quelle più pericolose in assoluto

Kaspersky ha fatto un elenco delle peggiori truffe in assoluto che stanno svuotando il conto corrente degli utenti

Per quanto le istituzioni e le forze dell’ordine si stiano impegnando per arginare questa triste piaga, le truffe telefoniche continuano a imperversare e a lucrare sul denaro della povera gente con sistemi sempre più sofisticati e ingegnosi. Di certo anche la tecnologia digitale ha dato una grossa mano a questi malviventi agevolandone le attività e le scorribande sul web. Kaspersky, una delle più popolari aziende che si occupano di sicurezza informatica fondata nel 1997, ha stilato un elenco delle truffe più pericolose in assoluto, fornendo ai consumatori alcune dritte per proteggersi e non incappare in questi raggiri.

Le truffe che bisogna temere di più

Sono soprattutto 5 le principali truffe che hanno fruttato maggior liquidità a questi malviventi. Quelle più pericolose sono le truffe che mirano a raccogliere informazioni sulle carte di credito. Le tecniche si basano su raggiri finalizzati a falsi rinnovi di abbonamenti, falsi allarmi dal dipartimento antifrode della carta di credito o altre truffe legate ai corrieri e alla consegna di pacchi. A primo acchito queste situazioni sembrano davvero legittime e inducono soprattutto gli utenti meno scaltri a fornire qualsiasi informazione. La conseguenza inevitabile è che il loro conto verrà svuotato in poco tempo.

Bisogna anche fare attenzione alla truffa dei finti operatori Amazon che “necessitano” che l’utente aggiorni la carta di credito collegata. Gli utenti vengono quindi indotti a fornire le loro credenziali di accesso oltre ad informazioni sulla propria carta. In realtà Amazon non chiama mai in casa i propri utenti per questo tipo di operazioni, quindi se ricevete una chiamata di questo tipo, vuol dire che qualcuno vuole impossessarsi dei vostri dati per svuotarvi il conto.

Ci sono anche le offerte di lavoro false. Un’altra delle truffe telefoniche più comuni e insidiose. Spesso questi raggiri vengono perpetrati mediante messaggi WhatsApp, promettendo opportunità lavorative inesistenti. L’obiettivo è la speranza di ottenere un buon impiego. In realtà nessuno vuole davvero pagarvi per fare un lavoro. La finalità è sempre quella di impossessarsi di informazioni personali e finanziarie.

La truffa che sfrutta l’AI

Ma l’ultima truffa davvero crudele spesso perpetrata ai danni delle persone anziane, sfrutta una persona cara in difficoltà. I truffatori si avvalgono della tecnologia dell’intelligenza artificiale per replicare la voce di una persona utilizzando clip video o registrazioni vocali. In questo modo riescono ad ingannare le vittime facendogli credere di star colloquiando veramente con un parente o un amico in difficoltà che ha bisogno di un prestito. Ecco perchè bisogna tenere sempre gli occhi ben aperti.