Può un’applicazione per smartphones avere degli impatti sul consumo di energia e dunque sull’autonomia della batteria? La risposta è si.
Per esempio, applicazioni che richiedono l’uso di componenti hardware possono avere un significante impatto sul consumo di energia. Tuttavia anche applicazioni più semplici e leggere possono essere una delle cause della scarsa autonomia del proprio telefonino.
In questo articolo poniamo attenzione prevalentemente al comportamento delle applicazioni quando sono in modalità stand-by.
Abbiamo trovato un’interessante guida per smartphones con sistema operativo Android che evidenzia come si dovrebbero comportare i programmatori.
Un programmatore avveduto sa che gli utenti sono molto sensibili (e critici) alla durata della batteria quando il telefono è in stand-by. Un telefonino con scarse prestazioni della batteria può essere una delle cause alla base della restituzione dello stesso.
Il grafico precedente dimostra come un’applicazione che entri nella fase di riposo (stand-by) possa consumare inutilmente preziosa energia, quando invece potrebbe consumarne pochissima (come indicato dalla linea verde tratteggiata). E’ possibile cliccare sul grafico per ingrandirlo.
Il risparmio di energia indicato nel grafico precedente può essere realizzato usando dei semplici accorgimenti in fase di programmazione e cioè dichiarando la chiusura della fotocamera durante lo stand-by.
L’immagine successiva mostra la corretta stesura di codice che diventa efficiente quando la fotocamera entra in modalità stand-by.
Questa immagine invece mostra un codice che comporta un elevato consumo di batteria anche quando la fotocamera è in stand-by (cliccare sull’immagine per visualizzarla a dimensione reale).
Le immagini sono state estratte da Sony Ericsson Developer World. Chi fosse interessato ad approfondire la questione clicchi questo link.