Ecco il sistema più redditizio per gestire il proprio Tfr in maniera oculata e risparmiare sulle tasse al momento del pensionamento
Molti lavoratori si chiedono quale sia la modalità più giusta per avere una pensione maggiore quando si matureranno i requisiti per lasciare il lavoro e mettersi in quiescenza. Esistono dei sistemi per poterlo fare, pagando anche meno tasse.
Ogni mese dalla busta paga lorda di ogni lavoratore vengono sottratti dei soldi chiamati contributi che verranno versati all’INPS, l’ente di previdenza che un giorno dovrà poi erogare mensilmente la pensione (o almeno si spera). Quei lavoratori che hanno iniziato a lavorare dopo il 1996, a causa dell’entrata in vigore della Riforma Dini che ha introdotto il sistema contributivo cancellando il più remunerativo sistema retributivo, percepireanno una pensione che sarà pari a circa la metà del loro ultimo stipendio.
Quindi vuol dire che se lo stipendio base che siamo soliti percepire ammonta a 1000 euro al mese, andremo in pensione con 500 euro soltanto. Una vera miseria. Ecco perché bisogna escogitare un sistema per andare in pensione con più soldi o cercare quegli stratagemmi ideali per risparmiare quantomeno sulle tasse.
Se guardiamo attentamente la nostra busta paga, vedremo riportata tra le altre anche la voce TFR ovvero il trattamento di fine rapporto cioè quei soldi che vengono accantonati ogni mese dal proprio datore di lavoro che poi dovrà versare al lavoratore che va in pensione tutti in una volta finito il rapporto di lavoro.
La normativa attualmente in vigore prevede che l’importo di TFR di spettanza del dipendente venga composto da due parti: una quota capitale e una quota finanziaria. La quota finanziaria sarà rivalutata dell’ammontare del fondo maturato al 31 dicembre dell’anno precedente. E’ un vero e proprio compenso con corresponsione differita che viene erogato al momento della cessazione del rapporto di lavoro.
Il lavoratore può sempre decidere in ogni momento come gestire questi soldi, scegliendo fra le varie opportunità a propria disposizione. Il lavoratore può decidere se lasciare che vengano accantonati in azienda e se ci dovrà pagare delle tasse oppure può decidere se metterli in un fondo pensione.
Se opta per questa seconda possibilità, nell’arco degli anni potrà racimolare un gruzzoletto che si rivaluterà nel tempo, senza dover tirar fuori i soldi direttamente di tasca propria. Chi investe il proprio Tfr in un fondo pensione, pagherà fino al 34% in meno di tasse sul Tfr. Ecco perchè si tratta di un’opzione che va sempre tenuta in considerazione per risparmiare sulle tase e avere più soldi in tasca quando si deciderà di andare in pensione.
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