I tablet Pc non trovano pace e continuano a subire flessioni sulle vendite da ormai diversi anni. I motivi sono molteplici a partire dalla mancata identità di un prodotto nato per fare esattamente quello che oggi tutti noi facciamo con lo smartphone per passare poi alla concorrenza di phablet e notebook e al fatto che l’uso dei tablet resta comunque molto limitato.
L’idea alla base del tablet Pc era quella di fornire un device più comodo di uno smartphone ma non troppo complicato come un notebook, per gestire tutte quelle operazioni intermedie che richiedono un display più grande mantenendo però la semplicità propria degli smartphone.
Dopo un primo avvio di vendite molto forti, i tablet hanno iniziato subito a soffrire presto di saturazione di mercato oltre a subire la concorrenza di altri device. Una buona fetta di clienti che voleva un tablet per leggere è finita nel mirino di Amazon Kindle. Molti altri sono passati direttamente ai phablet, smartphone con display superiore ai 5.5 pollici, per ovviare ai display da 3/3.5 pollici della prima generazione.
Cosi, anche nel secondo trimestre del 2016, i tablet lasciano sul terreno un buon 12% di vendite, fermandosi a quota 38.7 milioni di pezzi secondo IDC rispetto ai 44 milioni dello scorso anno.
Dati più positivi per Strategy Analytics che valuta la flessione intorno all’8% con vendite pari a 46,7 milioni di unità.
Non tutto il settore è in crisi però. I trasformabili ovvero quei tablet che possono diventare all’occorrenza dei notebook tengono in su le vendite anche grazie ai loro molteplici utilizzi. Come abbiamo potuto testare di persona, i trasformabili offrono diverse potenzialità di utilizzo e sono forse oggi i prodotti più interessanti da mettere nella lista degli acquisti visto che possono sopperire a diversi compiti al meglio.
Dati IDC Q2 2016
Analizzando i dati IDC, possiamo vedere che il rapporto di forze in termini di sistemi operativo è rimasto pressochè invariato con Android a quota 65% di mercato ed Apple intorno al 26%. Kindle di Amazon e Microsoft si contendono le briciole.
In termini di marca, invece, Apple guida la classifica in maniera piuttosto palese distanziando la concorrenza di parecchio. Si posiziona prima con 10 milioni di unità consegnate e una quota mercato del 25.8% (in crescita rispetto al 24.9% del 2015) anche se nel computo delle consegne perde ben 1 milione di pezzi.
Secondo posto per Samsung con 6 milioni di unità e 15.6% di quota mercato, in flessione di 2 milioni di pezzi.
Seguono poi Lenovo e Huawei rispettivamente con 2.5 e 2.2 milioni di unità con Huawei che totalizza una crescita del 1208% rispetto allo scorso anno quando aveva venduto appena 100 mila unità.
Quinti posto per Amazon con 1.6 milioni di pezzi.
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