Dopo l’acquisizione del colosso cinese Leapomotor, Stellantis potrebbe incrementare gli investimenti all’estero per ridurre i costi
Il futuro dell’industria italiana è sempre più avvolto in una nebulosa soprattutto dopo la decisione del gruppo automobilistico Stellantis, di voler investire maggiormente all’estero e di “smantellare” una buona parte della propria produzione di vetture in Italia. Una strategia che ha causato molti “mal di pancia” nell’attuale governo, che non ha gradito la scelta del gruppo torinese di voler dismettere alcuni impianti strategici di grande valore storico ma anche di grande impatto a livello occupazionale.
Nonostante le rimostranze dell’esecutivo, il gruppo Stellantis è sempre più deciso che mai a trasferire all’estero gran parte dell’attuale produzione italiana, ufficialmente per l’esigenza di abbassare i costi di produzione, che nel nostro paese risultano essere piuttosto elevati.
Il governo non ha gradito nemmeno le ultime strategie commerciali del gruppo automobilistico torinese che ha acquisito recentemente con un investimenti di oltre un miliardo, il colosso cinese Leapomotor, che aprirà ancora di più alla holding della famiglia Elkann, le porte dei mercati asiatici. Una scelta che ha causato divisioni in seno alla politica italiana fra coloro che vedono questa operazione come fruttuosa e opportuna e chi la giudica nociva e pregiudizievole.
In molti si sono chiesti come saranno calibrate le strategie di Stellantis per vendere vetture cinesi in Italia. In un primo momento si era parlato dell’ipotesi che le vetture prodotte da Leapomotor dovessero essere rebrendizzate a marchio FIAT. In realtà queste voci sono state poi spazzate via dalla presa di posizione del Ceo di Stellantis, Tavares, che ha manifestato a più riprese l’intenzione di commercializzare in tutta Europa le vetture con il loro nome originale e cioè Leapmotor T03 e la Leapmotor T10.
Ma gli smacchi per il nostro paese non sono di certo finiti qui. Se in un primo momento si era pensato che Stellantis avrebbe utilizzato lo stabilimento di Mirafiori per produrre le vetture cinesi, l’orientamento di Stellantis sembra propendere per altre soluzioni ben lontane dal Belpaese, in cui produrre costerebbe decisamente meno, anche se l’ipotesi Mirafiori non è ancora tramontata del tutto.
Per dare una dimensione all’importanza che riveste Stellantis in Italia bastano alcuni dati sulla produzione di vetture in Italia nel 2023. Stellantis ha prodotto nel nostro paese, solo lo scorso anno, 521.842 auto su un volume complessivo di 752.122 veicoli. Sono dati che rivelano quanto sia strategica l’azienda automobilistica torinese per gli interessi economici italiani. Senza Stellantis, la produzione di vetture in Italia rimarrebbe concentrata nelle mani di pochi player come Ferrari e Lamborghini, mirate alla produzione di vetture di fascia alta.
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