Sony ha pubblicato le sue previsioni per l’anno compreso tra marzo 2016 e marzo 2017. Il comunicato era atteso a fine aprile, ma è stato rimandato di un mese circa in seguito ai danni provocati dal terremoto nei pressi di Kumamoto e Nagasaki verso metà del mese di aprile che ha coinvolto anche gli impianti di produzione giapponesi di Sony. Le previsioni nel rapporto sono state anche opportunamente riviste per tenere in considerazione dei costi che la società dovrà sostenere per sistemare gli impianti.
Come riferito da Reuters, la giapponese Sony prevede guadagni più deboli di quanto si sarebbe potuta aspettare quest’anno dopo la produzione parzialmente arrestata dei suoi sensori di immagine in seguito al terremoto. Il produttore di elettronica si aspetta dunque un utile operativo in crescita solo del 2 per cento a 300 miliardi di yen (2,75 miliardi di dollari) nell’anno che termina a marzo 2017, ben al di sotto dei circa 400 miliardi di yen stimati dagli analisti.
Allo stato attuale, i sensori di immagine sono uno dei maggiori business di profitto della società, con Sony che possiede circa il 40% del mercato dei sensori di immagine CMOS, un tipo di circuito integrato che converte la luce in segnali elettrici.
L’impatto del terremoto sulla produzione dei sensori costerà caro al produttore e contribuirà alla perdita totale prevista di 105 miliardi di yen stimata dalla società. Sony prevede che divisione dei dispositivi registrerà una perdita operativa di 40 miliardi di yen, bel oltre i 29,3 miliardi di yen persi l’anno scorso.
I sensori di Sony continueranno ad essere presenti negli iPhone di Apple, anche in iPhone 7, in quanto gli analisti hanno detto che il terremoto ha avuto scarso impatto sulle forniture perché l’impianto di Kumamoto non è il sito di produzione principale della società.
Tuttavia, le spedizioni dei moduli fotocamera a doppia lente attesi per l’iPhone 7/7 Plus potrebbero essere ritardate. Secondo gli analisti, Apple ha commissionato a Sony l’assemblaggio dei moduli Dual Camera (doppia fotocamera posteriore) dei prossimi melafonini top di gamma, comprese le lenti, sensori e altri circuiti integrati. Nel frattempo, a causa delle difficoltà causate a Sony dal terremoto, LG Innotek dovrebbe soddisfare alcuni ordini iniziali. Gli analisti si aspettato, purtroppo, delle differenze nella qualità dell’assemblaggio tra i moduli fatti da LG e quelli fatti da Sony.
Sony si aspetta quindi una leggera crescita quest’anno, purtroppo piu’ bassa di quanto la stessa società si sarebbe potuta aspettare a causa del terremoto.
Sony continua nel frattempo ad investire in nuovi smartphone. Sony nel mese di maggio ha annunciato l’Xperia XA Ultra il cui punto forte è una fotocamera da ben 16MP nella parte frontale. All’inizio dell’anno, Sony ha lanciato la lineup Xperia X che ha sostituito la serie Xperia Z. E entro la fine dell’estate, altri smartphone sono attesi dal produttore giapponese, tra cui l’Xperia E5.
Sony, anche se apparentemente sembra vendere sempre meno smartphone, risulta essere il produttore di smartphone che trae il massimo profitto per ogni telefono venduto, dopo Apple. Sony ha una media di profitto per unità di 26 dollari, il 13% in più rispetto a Samsung con 23 dollari per unità. Apple è fuori da contesto, avendo un profitto per unità di 184 dollari nell’ultimo trimestre 2015.
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