TikTok, il social network dei video brevi e al centro di molte polemiche negli ultimi mesi, ha introdotto nuove disposizioni per tenere lontani dalla piattaforma i ragazzi sotto i 13 anni, a seguito delle numerose accuse per scarsa attenzione alla tutela dei minorenni e poca chiarezza e trasparenza dell’informativa privacy. L’associazione italiana di difesa dei consumatori Altroconsumo, insieme ai partner del BEUC, aveva chiesto al Garante per la protezione dei dati personali di indagare sulla condotta del social. Il Garante ha quindi imposto un blocco dal 9 febbraio al 21 aprile per svolgere verifiche di identità su più di 12 milioni e mezzo di utenti: 500 mila sono stati rimossi perché probabili infratredicenni, 400mila per aver dichiarato di avere meno di 13 anni e 140mila a seguito di segnalazioni per mezzo di strumenti interni all’app. Dopo le verifiche, l’Autorità ha quindi chiesto alla piattaforma di intervenire ulteriormente al fine di bloccare gli accessi ai più piccoli.
TikTok ha dichiarato il suo impegno a rimuovere gli account segnalati che risultano sotto i 13 anni di età, rafforzare i sistemi di blocco di accesso alla piattaforma, lanciare nuove iniziative per educare a un uso consapevole e sicuro del social e collaborare con il Garante condividendo dati e informazioni sull’efficacia delle misure introdotte.
"Apprezziamo il lavoro in corso e possiamo considerare questi provvedimenti un primo passo verso una maggiore tutela degli utenti più giovani, troppo spesso esposti a rischi all’interno della piattaforma. L’intervento va nella direzione che avevamo segnalato anche noi, già nel 2019, riguardo alla necessità del controllo anagrafico degli infratredicenni. Siamo quindi lieti che il Garante abbia ascoltato le nostre richieste e abbia provveduto a far introdurre un cambiamento concreto nella gestione della piattaforma.” ha dichiarato Federico Cavallo, Responsabile Relazioni Esterne di Altroconsumo. “Siamo dell’opinione che piattaforme di intrattenimento come TikTok siano realtà innovative e interessanti, sempre più utilizzate da persone di tutte le età. Ecco perché crediamo vada seguito molto da vicino e accompagnato il loro percorso di crescita, con un occhio particolare ai soggetti più vulnerabili ed esposti. È necessario che gli utenti siano sempre informati e tutelati al fine di evitare rischi che possono derivare dal loro utilizzo. Per questo motivo appoggiamo l’idea di studiare una nuova informativa fruibile anche dai più giovani attraverso l’utilizzo di mezzi multimediali e ingaggianti ma ricordiamo che siamo solo all’inizio. Crediamo quindi necessario proseguire a 360 gradi, toccando cioè tutti i punti ancora aperti, nell’interesse di minori e genitori e tutti gli utilizzatori dell’app."