L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha dichiarato in data 30 gennaio 2020 il Coronavirus un’emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale. Mentre chi di competenza a livello globale lavora per proteggere le persone, Facebook ha annunciato che sta supportando il loro lavoro in diversi modi, soprattutto limitando la diffusione della disinformazione sul virus e collegare le persone, invece, alle informazioni che possono per loro essere utili. Alcune delle iniziative per le quali Facebook si è già attivata – o si sta per attivare – sono state presentate da Kang-Xing Jin, Head of Health in Facebook, nel blog aziendale.
Per limitare la disinformazione, di qualsiasi tipo, Facebook si affida ad una rete globale di verificatori di fatti di terze parti. Questo team adesso si sta anche occupando di revisionare i contenuti che riguardano il Coronavirus per limitare la diffusione delle false informazioni sul tema attraverso Facebook e Instagram.
Facebook ha anche previsto di notificare gli utenti che hanno già condiviso o stanno provando a condividere informazioni sul Coronavirus per avvisarli di questa verifica.
Facebook ha poi previsto di rimuovere i contenuti con affermazioni false o teorie del complotto segnalate dalle principali organizzazioni della sanità di tutto il mondo e dalle autorità sanitarie locali se possono causare danni alle persone che ci credono.
Il focus sul controllo delle informazioni riguardanti il Coronavirus attuato da Facebook è una estensione delle politiche esistenti seguite dall’azienda per rimuovere contenuti che potrebbero essere la causa di danni per gli utenti, non solo di Facebook ma anche di Instagram.
"Ci stiamo concentrando su affermazioni volte a scoraggiare il trattamento o ad adottare le opportune precauzioni" ha spiegato Jin, incluse "affermazioni relative a false cure o metodi di prevenzione – come bere candeggina cura il Coronavirus [da non fare assolutamente, ndr] – o affermazioni che creano confusione sulle risorse sanitarie disponibili".
Facebook intende anche bloccare o limitare gli hashtag utilizzati per diffondere disinformazione su Instagram e sta conducendo controlli volti a trovare e rimuovere quanti più contenuti possibile già pubblicati.
Facebook si è avvicinata alle principali organizzazioni sanitarie per rendere più facile per le persone che utilizzano Facebook e Instagram entrare in contatto con le informazioni corrette provenienti da queste fonti verificate quali sono le organizzazioni sanitarie globali e locali. Ad esempio, Facebook intende aiutare le persone ad ottenere informazioni pertinenti e aggiornate dai partner mostrando messaggi in cima al feed delle notizie sul social network; questi saranno mostrati sulla base delle linee guida dell’OMS. Inoltre, nel momento in cui gli utenti cercheranno informazioni relative al virus su Facebook o toccano un hashtag correlato su Instagram, vedranno un pop-up con informazioni credibili.
Facebook ha anche fornito alle organizzazioni partner verificate dei crediti gratuiti per attivare inserzioni pubblicitarie educative sul Coronavirus su Facebook e Instagram nelle regioni interessate. Oltre a tutto questo, Facebook sta cercando altri modi per fornire ulteriore assistenza e supporto alle autorità sanitarie.
Inoltre, Facebook si è impegnata a dare maggiore potere ai principali ricercatori della School of Public Health della Harvard University e della National Tsing Hua University di Taiwan condividendo dati sugli spostamenti degli utenti e mappe di densità della popolazione ad alta risoluzione – in forma aggregata e anonima – per aiutare a produrre dei loro modelli di previsione della diffusione del virus. Facebook potrebbe estendere questa condivisione di dati (anonimi) ad un insieme più ampio di partner nelle prossime settimane.
Facebook, che sta anche aiutando i partner a capire come le persone parlano del problema del Coronavirus online, intende fornire aggiornamenti su ulteriori azioni che sta prendendo in considerazione di attivare con l’evolversi della situazione.
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