Facebook è tornata al centro di polemiche per come gestisce i dati degli utenti. In seguito allo scandalo ‘Cambridge Analytica‘, ora chiuso, è emerso che la società faceva ascoltare e trascrivere i messaggi audio che si scambiavano i suoi utenti.
A Bloomberg la rivelazione è arrivata da persone coinvolte nella trascrizione di alcuni vocali scambiati tra gli utenti di Messenger. Da quanto appreso, queste persone erano dipendenti di società esterne a Facebook, non gli veniva detto da dove provenivano le clip audio o come erano state ottenute, dovevano solo trascriverle.
Il colosso dei social media ha confermato a Bloomberg di aver commissionato la trascrizione di alcune chat vocali scambiate tra gli utenti del suo Messenger per determinare se l’intelligenza artificiale di Facebook interpretava correttamente i messaggi.
Facebook ha promesso che non farà piu’ trascrizioni di clip vocali e che ha già sospeso la pratica nei giorni scorsi in seguito alle preoccupazioni emerse circa le trascrizioni di registrazioni audio degli utenti di altre società (il riferimento è ad Amazon, Apple e Google). "Proprio come Apple e Google, abbiamo messo in pausa la revisione umana dell’audio più di una settimana fa", ha assicurato Facebook.
Facebook ha voluto sottolineare che le trascrizioni erano anonime e venivano fatte solo delle clip audio provenienti da utenti che hanno accettato, tramite una opzione nell’app Messenger, di far trascrivere le loro clip vocali.
Se Facebook rilascerà un post nel suo blog, come avvenuto in passato per situazioni simili, per spiegare questo caso specifico aggiorneremo questo articolo.