Nello scorso mese di novembre, l’ex presidente di Facebook Sean Parker ha dichiarato che il social network è stato progettato per sfruttare il modo in cui le persone pensano e si comportano con "conseguenze non intenzionali" negative soprattutto per "il cervello dei nostri figli". Parker ha detto che Facebook è stato progettato per creare dipendenza, per essere come un "ciclo di feedback di convalida sociale" che sfrutta le vulnerabilità psicologiche delle persone.
Dopo Parker, un altro ex dirigente di Facebook ha parlato dei danni che secondo lui il social network sta provocando sulla società. Ad aver espresso le proprie opinioni questa volta è stato il venture capitalist Chamath Palihapitiya, attuale amministratore delegato di Social Capital ed ex responsabile della crescita degli utenti di Facebook. Palihapitiya ha dichiarato ad un incontro pubblico alla Stanford Graduate School of Business di sentirsi "tremendamente colpevole" per il ruolo che ha avuto all’interno di Facebook, dicendo che secondo il suo parere il social network incoraggia la "falsa e fragile popolarità" portando gli utenti in un "circolo vizioso" che spinge le persone a continuare a condividere post con la speranza di ottenere l’approvazione di altre persone.
"Penso che abbiamo creato strumenti che stanno distruggendo il tessuto sociale di come funziona la società", ha detto Palihapitiya prima di raccomandare alle persone del pubblico di prendersi una "pausa" dai social media.
Palihapitiya non è contro solo Facebook ma piu’ in generale è contrario a tutti i social media. "I cicli di feedback a breve termine, guidati dalla dopamina che abbiamo creato, stanno distruggendo il modo in cui la società funziona", ha detto, riferendosi alle interazioni online guidate da "cuori, reazioni, pollici in su".
Palihapitiya concorda con Parker sul fatto che "probabilmente le conseguenze negative non erano intenzionali ma penso che nel profondo delle nostre menti sapevamo in qualche modo che qualcosa di brutto sarebbe potuto accadere", ha detto. "Abbiamo creato strumenti che stanno distruggendo il tessuto sociale di come funziona la società. Questo è il punto a cui siamo arrivati. "
Secondo Palihapitiya la società civile è arrivata ad un momento in cui le persone hanno bisogno di "una pausa importante da alcuni di questi strumenti [dei social]" aggiungendo che si tratta di un "problema globale" la cui soluzione piu’ ovvia per quasi ‘disintossicarsi dai social media’ è quella di "non usare più questi strumenti". L’ex dipendente di Facebook ha inoltre aggiunto che ormai da anni non usa piu’ i social, e inoltre non permette ai suoi figli di usarli: "hanno creato un’enorme tensione con i miei amici".
Nel suo discorso al pubblico della Stanford Graduate School of Business Palihapitiya ha criticato oltre a Facebook anche l’intero sistema di finanziamenti con capitale di rischio della Silicon Valley, dicendo che gli investitori sprecano denaro in "imprese schifose, inutili, idiote" piuttosto che affrontare problemi reali come il cambiamento climatico e le malattie.
Attualmente Palihapitiya è amministratore delegato di Social Capital, società di venture capital che finanzia aziende che operano in settori come l’assistenza sanitaria e l’istruzione.
Il discorso di Palihapitiya potete vederlo nel video qui sotto
Il discorso di Chamath Palihapitiya, fondatore e CEO di Social Capital, sul denaro come strumento di cambiamento