Un solo anno dopo il lancio, Facebook ha chiuso la sua applicazione chiamata Lifestage e pensata per essere usata dagli adolescenti, per i minori di 21 anni.
Lifestage, lanciata nel mese di Agosto 2016 per dispositivi iOS di Apple, era una versione minimalista di Facebook incentrata sui video dove, invece di pubblicare aggiornamenti di stato, gli utenti potevano comunicare al mondo attraverso i video. Infatti, Lifestage chiedeva di registrare video di se stessi mentre si facevano facce tristi o felici, e anche si ballava. Successivamente, dei frammenti dei video venivano combinati per crearne uno piu’ lungo, questo utilizzato come il video-profilo principale dell’utente. Sempre con i video si potevano a compilare i vari campi disponibili nel proprio profilo per descrivere se stessi, senza testi (a parte il campo ‘contattami’). Obiettivo era quello di costruire un profilo fatto di video per descrivere la propria personalità, con le cose che piacciono ma anche le cose che non piacciono.
"Lifestage rende facile e divertente condividere un profilo visivo di chi siete", aveva scritto Facebook nella descrizione dell’app, che si potrebbe considerare come un miscuglio tra la parte social di Facebook, la popolarità dei video di YouTube con un pizzico di ispirazione da Snapchat.
Facebook Lifestage
Essendo un’app per studenti vista l’età delle persone a cui si rivolgeva, Lifestyle chiedeva di specificare quale scuola si frequentava. Quando l’utente andava ad impostare la propria scuola poteva accedere ai profili degli altri studenti della stessa comunità scolastica, in modo da poter conoscere meglio le persone che la frequentavano e anche scuole vicine, scoprire quali fossero i loro interessi, ed eventualmente connettersi con loro.
Tutto quello che veniva scritto su Lifestage restava pubblico, quindi niente privacy: "Si prega di notare che tTutto ciò che si posta in Lifestage è sempre pubblico e visibile da tutti, all’interno e all’esterno della scuola. Non vi è alcun modo per limitare l’audience del tuo video. Tutti i video caricati sul tuo profilo sono contenuti interamente pubblici.". La società ha precisato inoltre che "Non possiamo confermare che le persone che scrivono di andare in una certa scuola effettivamente vanno in quella scuola."
"un modo per prendere il Facebook del 2004 e portarlo nel 2016? e se ogni campo nel profilo fosse stato un video?" è quello che si è chiesto il ragazzo di 19 anni, Michael Sayman, un product manager di Facebook nonchè creatore della app Lifewww. Per costruire l’app, Sayman è "tornato indietro e ho guardato Facebook nel 2004. A quel tempo ero in seconda elementare" ha dichiarato in una intervista a Techcrunch.
Facebook Lifestage
Lifestage non voleva essere un’app di messaggistica, quindi non c’era modo di contattare le persone direttamente, e questa è una cosa voluta da Sayman, che ha spiegato: "i miei amici e io abbiamo gia’ un’app di messaggistica che usiamo e amiamo, quindi qual è il punto di avere un’altra app di messaggistica? Sarebbe solo fastidiosa per me". Invece, ogni utente in Lifestage aveva un campo di testo ‘Contattami’ visibile nel proprio profilo che poteva modificare per inserire quale nome usava su altri servizi sociali come Snapchat o Instagram.
Lifestage è stata l’ennesima applicazione standalone che ha lanciato Facebook, chiusa dopo un anno dal lancio. Altre app standalone lanciate da Facebook sono state chiuse poco dopo, tra cui ricordiamo Poke, Slingshot, Paper e Notify. Lifestage è stata considerata come concorrente a Snapchat dal momento che fortemente puntava sui video, e da essa Facebook poteva imparare molto per riuscire a raggiungere l’obiettivo di avere "i video al centro di tutte le nostre applicazioni e servizi" come la società ha dichiarato nei mesi scorsi.
L’applicazione Lifestage di Facebook è stata gratuita e disponibile per iPhone negli Stati Uniti. Non era prevista una versione per i telefoni Android.
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