Milioni di persone saranno morte su Facebook prima della fine del secolo, secondo una nuova statistica che prevede che la rete sociale ideata da Mark Zuckerberg, che attualmente ha 1.6 miliardi di utenti in tutto il mondo, si trasformerà nel più grande cimitero virtuale del mondo entro il 2098.
E’ una statistica curiosa che si basa sul fatto che Facebook attualmente non elimina automaticamente gli utenti che nella vita reale sono morti, per cui inevitabilmente prima o poi si arriverà ad un punto in cui il numero degli utenti deceduti supererà quello dei vivi. E questo si prevede accadrà prima della fine del secolo che stiamo vivendo noi oggi.
Hachem Sadikki, dottoranda in statistica presso l’Università del Massachusetts, è colei che ha elaborato la statistica, partendo dal presupposto che la crescita del numero di utenti di Facebook inizierà a rallentare presto. Negli Stati Uniti, il 70 per cento della popolazione adulta è iscritta al social network, mentre nel Regno Unito il numero supera di qualche cifra la metà. Inoltre, viene presupposto che Facebook manterrà la sua attuale politica su come gestire gli utenti morti, ovvero che la cancellazione del profilo non sarà automatica.
Attualmente quando un utente muore Facebook non elimina il suo profilo sociale. L’unico modo per eliminare l’account di una persona morta è che un parente o un amico del deceduto abbia la password per entrare nel profilo ed quindi chiudere manualmente il profilo. E’ difficile che qualcuno condivida i dati d’accesso del proprio profilo Facebook ma un’idea (molto scherzosa) potrebbe essere quella di lasciare scritta la password nel proprio testamento. Scherzi a parte, Facebook non ha modo di sapere quando una persona muore così da eliminarne il profilo in automatico, a meno che non venga associato ad ogni profilo il codice fiscale della persona così da tenere aggiornati i dati anagrafici di un soggetto.
La società Beyond Digital ha stimato che 970.000 utenti di Facebook moriranno solo quest’anno in tutto il mondo. Si tratta di un grande numero se paragonato ai 385.968 utenti morti nel 2010 e 580.000 nel 2012.
Il come Facebook gestisce gli utenti morti è stato criticato in passato. Ad esempio, è capitato ad alcuni famigliari di aver da poco subito un lutto di ritrovarsi nella pagina del loro News Feed dei post condivisi dalla persona cara deceduta, facendo quindi riaffiorare ricordi in un momento sbagliato. E’ capitato anche che Facebook tramite notifica ricordasse del compleanno di persone decedute. Facebook ha cercato di aggirare il problema chiedendo agli utenti di nominare un altro profilo sociale come loro erede per la propria identità digitale, così in caso di morte il contatto erede può amministrare la pagina della persona deceduta scrivendo un ultimo messaggio , gestire l’approvazione di nuove richieste di amicizia, aggiornare la copertina e la foto del profilo. Il contatto esere (chiamato ‘legacy contact’) puo’ anche decidere di cancellare parte del profilo o eliminarlo del tutto.
Voi avete nominato un vostro contatto erede su Facebook in caso di morte? Cosa ne pensate delle misure adottate da Facebook: sono sufficienti oppure no? Scriveteci nel box dei commenti qui sotto.
Facebook attiva Contatto Erede e strumento Security Checkup