Facebook ha detto di aver erroneamente disabilitato l’account personale di un utente chiamato Isis An(…)ee per circa un giorno, un’azione che gli utenti hanno associato ai recenti avvenimenti a Parigi ma che in realta’ non è così, come confermato da uno stesso portavoce del social network.
L’utente è uno sviluppatore di software che risiede a San Francisco, e Lunedi 16 novembre ha condiviso su Twitter lo screenshot di una pagina di log-in di Facebook che gli ha mostrato il messaggio "Account disattivato" quando ha tentato di accedere al suo profilo del social network. Ha cercato di chiedere risposte su Twitter: "Perché si è disattivato il mio account personale? Il MIO VERO NOME E’ ISIS Anchalee", ha twittato.
Come riportato da Reuters, Anchalee ha detto di aver inviato a Facebook i suoi dati personali per tre volte per risolvere il problema. "Facebook pensa che io sia un terrorista. A quanto pare inviare a loro uno screenshot del mio passaporto non è abbastanza per loro per riaprire il mio profilo" Anchalee ha scritto su Twitter.
Un dipendente di Facebook che gestisce gli account ha quindi risposto su Twitter all’utente spiegandogli che il suo account è stato riattivato: "Questo è stato un errore come parte di un falso processo verifica degli account e ci dispiace per il disturbo causato. Non era collegato al nome della persona e il suo account è già stato ripristinato", il portavoce di Facebook ha detto Mercoledì.
Molte persone con il nome di ISIS – un’antica dea egizia della salute, del matrimonio e della saggezza – hanno espresso preoccupazioni circa l’uso della sigla ISIS in riferimento allo Stato islamico, il gruppo che ha rivendicato la responsabilità degli attacchi di Parigi dello scorso 13 novembre.
Reuters riporta anche che una petizione online sulla questione degli account col nome ISIS bloccati su Facebook è stata aperta come richiesta per i media di smettere di usare il nome Isis come riferimento ai terroristi, petizione chiusa il 24 agosto con oltre 56.800 firme.
Probabilmente Facebook ha attivato una serie di verifiche tra gli utenti del suo social network in seguito gli eventi del 13 novembre scorso, e quindi può essere capitato l’errore. Ricordiamo anche che Facebook ha attivato il servizio "Sto bene" che ha permesso agli utenti che si sono trovati nei pressi degli attentati di far sapere ai propri cari di stare bene e ha anche aggiunto un filtro per la foto del profilo che gli utenti che desiderano attivarlo possono usare per mostrare il loro sostegno per la Francia.
L’app di messaggistica privata Telegram ha bloccato circa 80 canali pubblici relativi allo Stato islamico dopo aver scoperto che il gruppo fondamentalista ha utilizzato il servizio per la propaganda, mettendo in evidenza le azioni che le aziende online stanno prendendo per reagire al terrorismo. Facebook, invece, ha detto di aver erroneamente disabilitato l’account personale di un utente chiamato Isis An(…)ee per circa un giorno, un’azione che gli utenti hanno associato ai recenti avvenimenti a Parigi ma che in realta’ non è così, come confermato da uno stesso portavoce del social network.
Gli attacchi terroristici di Parigi del 13 novembre scorso in cui almeno 120 persone sono state uccise hanno smosso molte aziende online, che sono intervenute per combattere il terrorismo. A parte l’errore ammesso di aver disattivato un account di un profilo di un utente col nome Isis, Facebook ha attivato il servizio "Sto bene" per consentire agli utenti che si sono trovati nei pressi degli attentati di far sapere ai propri cari di stare bene e ha anche aggiunto un filtro per la foto del profilo che gli utenti hanno potuto attivare per mostrare il loro sostegno per la Francia.
L’app di messaggistica privata Telegram ha bloccato circa 80 canali pubblici relativi allo Stato islamico dopo aver scoperto che il gruppo ha utilizzato il servizio per la propaganda: "Siamo stati disturbati dall’apprendere che i canali pubblici di Telegram sono stati utilizzati da ISIS per diffondere la loro propaganda", Telegram ha detto in una dichiarazione. "Solo questa settimana abbiamo bloccato 78 canali legati a ISIS in 12 lingue."
Telegram, un servizio di messaggistica simile a WhatsApp, ha guadagnato milioni di utenti da quanto è stato attivato nel 2013 grazie alla promessa di conversazioni private e sicure.
Lo Stato islamico ha rivendicato la responsabilità degli attacchi di Parigi del 13 novembre scorso e dell’esplosione dell’aereo di linea russo con 224 persone a bordo il mese scorso. Telegram non ha specificato per quali attacchi terroristici è stato utilizzato il suo servizio.
Telegram, che funziona su smartphone, tablet e computer, ha contato 50 milioni di utenti attivi a fine 2014, e mentre quasi un anno piu’ tardi il servizio è arrivato a contare circa 10 miliardi di messaggi scambiati quotidianamente tra gli utenti.
"Le chat su Telegram sono private tra i loro partecipanti," la società ha scritto in una nota. "Noi non elaboriamo i contenuti." Gli utenti possono segnalare contenuti "discutibili" o illegali che vengono condivisi su Telegram inviando un messaggio a abuse[at]telegram.org.
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