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Facebook attiva Safety Check per terremoto in Centro Italia

Facebook Safety Check per attentati a Bruxelles del 22 marzo 2016

In seguito ai tragici eventi nella mattina di Martedì 22 marzo 2016 a Bruxelles, luogo di attentati all’aeroporto e a due stazioni metro, il mondo del web si è attivato, come sempre quando situazioni anormali si verificano. Facebook ha prontamente attivato il suo il Safety Check, il servizio "Sto bene" che permette agli utenti che si trovano nei pressi di attentati o altre stragi di comunicare attraverso il social la propria condizione ai propri amici e familiari.

La precedente volta che Facebook ha attivato il Safety Check è in seguito i sei attentati che hanno sconvolto Parigi e gettato nel terrore un Continente intero lo scorso 13 novembre 2015.

Ad oggi, Facebook con Safety Check ha commesso un errore. Diversi utenti sparsi in tutto il mondo – anche alcuni italiani – hanno segnalato la ricezione del messaggio "Stai bene? L’esplosione ha coinvolto anche te?" che il servizio Safety Check di Facebook attiva nell’app mobile sullo smartphone dell’utente nel caso di attentati o calamità naturali vicino a dove si trova. Tale messaggio è partito per sbaglio dopo l’attacco kamikaze talebano che ha colpito il 27 marzo 2016 la città pakistana di Lahore. Facebook ha detto che la causa del messaggio mostrato agli utenti lontani all’accaduto è un problem trovato nell’algoritmo che gestisce il servizio in base alla geolocalizzazione dei profili Facebook. Questa la dichiarazione ufficiale di Facebook con cui si scusa: "Abbiamo attivato il Safety Check a Lahore in seguito l’esplosione. Purtroppo, molte persone lontane dai fatti dell’attentato hanno ricevuto una notifica che ha chiesto loro se stessero bene. Questo tipo di bug è in contrasto con lo scopo del servizio. Abbiamo lavorato velocemente per risolvere la questione e ci scusiamo con chiunque abbia per errore ha ricevuto la notifica".

Facebook Safety Check per gli attentati a Parigi del 13 novembre 2015

In seguito al tragico evento di Venerdì 13 novembre con i sei attentati che hanno sconvolto Parigi e gettato nel terrore un Continente intero, è stato attivato il servizio "Sto bene" di Facebook, che ha permesso agli utenti che si sono trovati nei pressi degli attentati di far sapere ai propri cari di stare bene.

Ci sono state delle critiche sulla scelta di Facebook di attivare la sua funzione Safety Check in occasione degli attacchi terroristici di Parigi del 13 novembre scorso ma non quando si sono verificati i bombardamenti a Beirut, con il CEO Mark Zuckerberg che è intervenuto per placare le discussioni con anche la promessa di utilizzare lo strumento più spesso durante le prossime catastrofi provocate dall’uomo.

Facebook ha attivato lo strumento Safety Check poche ore dopo che sono iniziate a circolare le notizie circa la serie di sparatorie e bombardamenti che hanno coinvolto i luoghi intorno la capitale francese e che hanno portato all’uccisione di oltre 130 persone e il ferimento di oltre 350 persone.

Più di 4 milioni di persone hanno utilizzato lo strumento per segnalare agli amici di stare bene e di essere al sicuro in seguito gli attentati di Parigi.

In risposta ai tragici attentati di Parigi di Venerdì sera, Facebook ha anche aggiunto un filtro per la foto del profilo che gli utenti che desiderano attivarlo possono usare per mostrare il loro sostegno per la Francia. Lo strumento ha permesso di sovrapporre rapidamente e facilmente alla propria immagine di profilo bandiera francese, un filtro simile a quello arcobaleno che Facebook ha reso disponibile lo scorso giugno come forma di sostegno del matrimonio gay.

Gli utenti che volevano aggiornare la propria immagine del profilo su Facebook per sovrapporre la bandiera francese, e così esprimere il proprio sostegno agli attacchi terroristici a Parigi di Venerdì 13, hanno potuto cliccare sul pulsante ‘Prova’ reso disponibile nel proprio News Feed, oppure cercando gli hashtag ‪#‎JeSuisParis‬ ‪#‎PrayForParis‬ e trovare un post sotto il quale trovare l’invito a ‘Cambia la tua immagine del profilo per sostenere la Francia e i cittadini di Parigi’ al fianco del pulsante ‘Prova’. Cliccato il pulsante, veniva aggiornata rapidamente la foto del profilo con la bandiera francese, e così temporaneamente per qualche giorno.

David Marcus, vice presidente della messaggistica di Facebook, ha scritto: "Mostra il tuo supporto per il popolo di Parigi aggiornando temporaneamente tua immagine del profilo con questo nuovo modello che abbiamo creato. Grazie."

Nelle prime 24 ore dall’attentato a Parigi, Facebook, con il suo oltre 1 miliardo di utenti in tutto il mondo, è stato molto utile per molti utenti che magari hanno amici o parenti in Francia, che proprio grazie alla funzione "Sto bene" hanno saputo che i loro conoscenti stanno bene. Per quanto concerne gli altri social network, anche Snapchat ha offerto un filtro per aggiornare  l’immagine del profilo con la bandiera francese e condividere il messaggio "Pregate per Parigi.". Su Twitter, aggiornamenti costanti tramite i vari hashtag disponibili, tra cui #PrayForWorld #ParisAttacks e #Iononhopaura

Facebook Safety Check per attentati a Nizza del 14 Luglio 2016

In seguito ai tragici eventi della sera del 14 Luglio 2016 a Nizza, luogo in cui un camion a 80 km all’ora ha falciato una folla di persone, il mondo del web si è attivato, come sempre quando situazioni anormali si verificano. Facebook ha prontamente attivato il suo il Safety Check, il servizio "Sto bene" che permette agli utenti che si trovano nei pressi di attentati o altre stragi di comunicare attraverso il social la propria condizione ai propri amici e familiari.

La strage del 14 Luglio 2016 a Nizza. Un camion a 80 km all’ora ha falciato la folla provocando oltre 80 morti accertati, tra cui bambini, e circa 100 feriti. I fatti si sono svolti nella serata del 14 Luglio sulla promenade Des Anglais, il lungomare della cittadina transalpina, durante lo spettacolo dei fuochi artificiali, in quanto i francesi festeggiano in questo giorno dell’anno la Presa della Bastiglia. La polizia è intervenuta riuscendo ad uccidere l’attentatore franco tunisino di 31 anni alla guida del camion.

I social network si sono subito attivati, e la prima fonte per le informazioni è stato Twitter, che è stato utile per molti telegiornali e altri media per avere a disposizione testimonianze di chi si trovava a Nizza durante l’attentato. Su Twitter è stato l’hashtag #Nizza il fulcro delle notizie, con tweet spesso accompagnati da foto segnalazioni, mentre #PorteouverteNice è stato utile a chi stava fuggendo dall’attentato. Nelle ore successive si è attivato anche l’hashtag #RechercheNice con cui si cercano le persone scomparse.

In seguito al terremoto che ha colpito gran parte del Centro Italia nella notte tra martedi’ 23 e mercoledi’ 24 agosto 2016, Facebook ha attivato il suo il Safety Check, il servizio "Sto bene" che permette agli utenti che si trovano nei pressi di attentati o altre stragi come in questo caso un terremoto di comunicare attraverso il social la propria condizione ai propri amici e familiari.

Il terremoto in Centro Italia del 24 agosto 2016. tre le scosse di terremoto molto forti sono state rilevate nelle primissime ore del mattino del 24 agosto. Una di magnitudo 6 è stata registrata alle 3:36 con epicentro a 2 chilometri da Accumoli (Rieti) e 10 da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) ed Amatrice (Rieti), con ipocentro a soli 4 km di profondità. Seconda e terza scossa registrate alle 4:32 e 4:33 con epicentro nei pressi di Norcia (Perugia), Castelsantangelo sul Nera (Macerata) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno), con ipocentri tra gli 8 e i 9 km. Alle ore 6:40 del mattino sono state registrate almeno 50 repliche di magnitudo superiore a 2, cinque delle quali di magnitudo 4 o superiore.

I social network si sono subito attivati, come solitamente avviene in questi casi, e la prima fonte per le informazioni è stata come sempre Twitter, utile per molti telegiornali e altri media per avere a disposizione testimonianze di chi si trovava nei pressi delle zone colpite dal terremoto. Su Twitter sono subito balzati in testa dei trend topic gli hashtag #terremoto, #PrayForItaly, #ItalyEarthquake.

Facebook fornisce il servizio "Sto bene" da alcuni mesi, e chiede agli iscritti che si trovano in una zona a rischio di rispondere a una semplice domanda: se stanno bene. La risposta viene automaticamente trasformata in una notifica per tutti gli amici di quella persona. Nel caso in cui si verifica un disastro nella zona e non è possibile accedere al Web, gli amici possono anche contrassegnare per qualcun’altro che ci si trova al sicuro. Se disponibili, Facebook fornisce anche informazioni utili sull’evento. Nel caso del terremoto in Centro Italia, Facebook elenca informazioni come ‘cosa è successo: terremoto’, ‘quando: 1 ora fa’ e anche specifica le città interessate (Spoleto, Assisi, San Saverino Marche, e altri xx paesi’; infine, il social propone anche numeri di emergenza da contattare in caso di bisogno.

Facebook ha iniziato a lavorare allo strumento Safety Check dopo il terremoto che ha causato il devastante tsunami e disastro nucleare in Giappone nel 2011. Lo strumento è stato attivato una manciata di volte dal suo lancio ufficiale nel mese di ottobre 2014, anche in occasione dei recenti terremoti in Afghanistan, Cile e Nepal.

A seguire altri eventi in cui Facebook e altri social si sono attivati per aiutare in situazioni di crisi.

Simone Ziggiotto

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