Il capo della Alessandro Pansa ha fatto sapere che "Questa mattina Tortosa verrà sospeso dal servizio" in seguito alle frasi scritte su Facebook dal poliziotto a proposito dei fatti della Diaz durante il G8 di Genova del 2001.
"Io sono uno degli 80 del VII Nucleo. Io ero quella notte alla Diaz. Io ci rientrerei mille e mille volte", ha scritto su Facebook Tortosa in un post che poco dopo è stato cancellato sostenendo che quanto aveva scritto era stato frainteso.
Ma cosa è successo 15 anni fa?
Il poliziotto, il 20 luglio 2001, fa partecipò all’irruzione della Polizia nella scuola, poi finita nel massacro dei manifestanti. Secondo le testimonianze di allora, la zona era divenuta un punto di ritrovo di molti manifestanti. Stando alle ricostruzioni delle forze dell’ordine, la segnalazione di un attacco a una pattuglia di poliziotti portò alla decisione di effettuare una perquisizione presso la scuola Diaz e, ufficialmente per errore, alla vicina scuola Pascoli dove stavano dormendo 93 persone tra ragazzi e giornalisti in gran parte stranieri, la maggior parte dei quali accreditati; il verbale della polizia parlò di una "perquisizione" poiché si sospettava la presenza di simpatizzanti del Black bloc ma resta senza motivazione ufficiale l’uso della tenuta antisommossa per effettuare una semplice perquisizione. Tutti gli occupanti furono arrestati e la maggior parte picchiata, sebbene non avessero opposto alcuna resistenza.
Tortosa quel 20 luglio era a Genova, aggregato al VII Nucleo sperimentale, quello di Canterini. Stando alle sentenze, ha avuto un ruolo non marginale nel massacro dei giovani che si trovavano alla Diaz. Gli uomini della Polizia non hanno mai fatto un giorno di prigione, anche se condannati in Appello, perchè le condanne caddero in Cassazione per via della prescrizione.
Oggi, il ministro dell’Interno Angelino Alfano su Twitter ha scritto "Tortosa sospeso dal servizio. Bene decisione #Polizia. Abbiamo fatto il giusto e lo abbiamo fatto presto".
L’agente Tortosa, in un’intervista su Repubblica, aveva cercato di ridimensionare le sue precedenti dichiarazioni dicendo che col suo post voleva specificare che alla Diaz ci furono torture ma non compiute dal suo reparto. "In 22 anni di polizia non ho mai torturato nessuno. Per questo ho gridato dopo quella sentenza. Io non sono un torturatore. Non lo siamo stati noi del VII Nucleo. E solo per questo motivo ho scritto che sarei tornato alla Diaz. (…) Se potessi tornare indietro farei quello che non feci 14 anni fa quando mi avvalsi della facoltà di non rispondere. L’infamia cui mi ribello ha anche il volto di chi è stato responsabile di quel pestaggio e non ha avuto il coraggio di fare un passo avanti. Ha il volto di chi doveva identificare gli autori del pestaggio e non lo ha fatto. Purtroppo, gli uni e gli altri portano la mia stessa divisa".
Dal canto suo il capo della polizia Pansa, in una lettera a Repubblica, ha assicurato: "Stiano certi tutti gli italiani che non ci sarà mai più un’altra Diaz. Non potrà più esserci. Io me ne faccio garante".
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