Facebook, Nuove Regole su violenza, Bullismo e Nudo

Facebook ha aggiornato i suoi standard comunitari per chiarire il contenuto che le persone sono e non sono autorizzate a condividere. Le nuove regole sono fatte per fornire maggiori dettagli e chiarezza su ciò che è e non è permesso condividere all'interno del social network. Quattro le sezioni trattate: migliorare la sicurezza, incoraggiare il rispetto, mantenere i dati personali sicuri, proteggere la proprietà intellettuale.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Facebook, il più grande social network del mondo, ha aggiornato i suoi standard comunitari per chiarire il contenuto che le persone sono e non sono autorizzate a condividere. L’aggiornamento è progettato per fornire "maggiori dettagli e chiarezza su ciò che è e non è permesso" condividere all’interno del social network, ha detto Facebook in un post sul blog Domenica.

Con più di un miliardo di utenti in tutto il mondo, le norme comunitarie di Facebook sono state riviste in seguito ad una richiesta di precisazioni su quello che è possibile, o meno, condividere sulla rete sociale.

"Questi standard sono progettati per creare un ambiente in cui le persone si sentono motivate ​​e possono trattare gli altri con empatia e rispetto", Monika Bickert, capo di Facebook per la gestione della politica globale, e Chris Sonderby, vice consigliere generale di Facebook, hanno scritto nel post sul blog. "Miliardi di pezzi di contenuti sono condivisi su Facebook ogni giorno. Ci auguriamo che questi due aggiornamenti aiutino a fornire maggiore chiarezza circa le norme che seguiamo, che siano sono le nostre norme comunitarie o quelle imposte dalle leggi diverse in tutto il mondo", si legge nel post.

Le norme comunitarie aggiornate sono suddivise in quattro sezioni:
– Contribuire a mantenere la sicurezza
– Incoraggiare il comportamento rispettoso
– Mantenere il proprio account e le informazioni personali sicure
– Proteggere la proprietà intellettuale

La politica aggiornata ribadisce la posizione di Facebook contro le molestie e offre "maggiori indicazioni sulle politiche in materia di autolesionismo, le organizzazioni pericolose, bullismo e molestie, attività criminali, la violenza sessuale e lo sfruttamento, la nudità, espressioni di odio, violenza e contenuti visivi".

Facebook ha sottolineato che le sue politiche non sono state modificate in maniera radicale. "Mentre per alcuni questa guida è nuova, è coerente con il modo in cui abbiamo applicato i nostri standard in passato", hanno detto Bickert e Sonderby.

Incluse nelle nuove regole aggiornate ci sono anche sezioni di tutela della proprietà intellettuale e la sicurezza degli account, così come regole che "incoraggiano un comportamento rispettoso" tra gli utenti del social network.

Facebook ha fatto affidamento ai feedback ricevuti dagli utenti per affrontare i contenuti offensivi o proibiti, e sulla base delle linee guida rivedute, il social network non ha intenzione di cambiare tale sistema. "Se la gente crede che pagine, profili o singole parti di contenuto violano le nostre norme comunitarie, possono riferire a noi cliccando sul link ‘Segnala’ in alto, nell’angolo a destra" si legge nel post.

Facebook ha anche detto che potrebbe gestire i contenuti in base alle aree geografiche per rispettare le leggi dei paesi specifici, anche se il contenuto non viola gli standard di Facebook. Citando l’esempio di blasfemia, Facebook ha detto che "se un paese chiede di rimuovere contenuti, perché questi sono illegali in quel paese, noi non necessariamente eliminiamo gli stessi contenuti da Facebook del tutto, ma possiamo limitarne l’accesso nel paese in cui è illegale."

In aggiunta alle linee guida aggiornate, il post ha anche trattato sia delle richieste dei governi per entrare in possesso dei dati di alcuni utenti che la rimozione, su richiesta dei governi, dei contenuti realizzati su Facebook durante la seconda metà del 2014. C’è stato un aumento dell’11 per cento rispetto ai sei mesi precedenti della quantità di contenuti rimossi a causa di violazione di leggi locali, per un totale di "9.707 pezzi di contenuti oscurati" da luglio a dicembre 2014. Nel frattempo, il numero di richieste dei governo per avere i dati di alcuni account è rimasto piuttosto invariato, salendo a 35.051 richieste da 34.946 richieste nei sei mesi precedenti.

Facebook – Video sull’aggiornamento delle norme

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