Twitter ha raggiunto a Febbraio un accordo con Google per integrare i suoi post di 140 caratteri più ricercabili on-line. Grazie a questa partnership, era stato detto che i tweet inizieranno ad essere visibili nei risultati di ricerca di Google, non appena pubblicati. L’accordo è stato detto che porterà il flusso di dati generati dai 284 milioni gli utenti del servizio di microblogging nei risultati delle ricerche di Google.
A partire da oggi, Google ha aggiunto i tweet ai risultati di ricerca per cellulari. Il nuovo contenuto apparirà nell’applicazione Google mobile, così come sulla versione mobile del sito nel browser del dispositivo mobile. La nuova funzionalità permetterà agli utenti di ottenere informazioni in tempo reale circa le loro ricerche. Inoltre, consentirà a Twitter e ai suoi milioni di utenti di raggiungere un pubblico ancora più ampio, soprattutto in "momenti significativi". La nuova funzionalità di ricerca di Google è disponibile nella pagina web del gigante della ricerca in inglese, così come nelle sue applicazioni mobili per iOS e Android.
Google in precedenza doveva eseguire la scansione del sito Twitter per trovare le informazioni da mostrare nei risultati delle ricerche, ma grazie a questo accordo i tweet vengono in automatico forniti da Twitter a Google.
L’accordo di Febbraio ha sottolineato i progressi che il CEO di Twitter Dick Costolo sta facendo per far ottenere più visibilità alla piattaforma così da poter generare più entrate pubblicitarie da un pubblico più vasto. Twitter, che fornisce anche i dati al servizio di ricerca Bing di Microsoft e Yahoo!, sta cercando di attirare sempre più persone al suo sito perchè la crescita degli utenti costantemente rallenta.
Gli ingegneri di Twitter e Google stanno già lavorando sul come si potrà effettuare l’integrazione dei tweet nei risultati delle ricerche anche su Desktop. Le due società hanno avuto un accordo simile dal 2009 al 2011. Ali Rowghani, ex chief operating officer di Twitter, era stato contro il rinnovo del contratto per mantenere un maggiore controllo sui contenuti di Twitter.
Google potrebbe acquisire Twitter, titolo in forte rialzo
Con il progetto Google Plus in netto declino e clinicamente morto, Google potrebbe lanciare una offerta di pubblico acquisto per Twitter per dotarsi di uno strumento social e rilanciare una ulteriore integrazione tra il proprio motore di ricerca e l’enorme flusso informativo di Twitter.
Si tratta per ora solo di voci di corridoio, sufficienti a far volare il titolo in borsa del 4%.
Secondo le indiscrezioni, circolate a Wall Street, Google si sarebbe rivolta alla società Goldman Sachs per valutare il caso e preparare l’offerto di acquisizione delle azioni che, come forse saprete già, sono quotate al Nasdaq.
In queste occasioni, l’acquirente ha l’obbligo di annunciare una offerta di pubblico acquisto ovvero una promessa di acquisire le azioni detenute da investitori e risparmiatori ad un prezzo prefissato. In caso di adesione di una certa quota azionaria, l’operazione si conclude effettivamente. Per avere il controllo sicuro di una società quotata, è necessario disporre del 50% +1 delle azioni totali, anche se in realtà, in molti casi, un buon 30% è sufficiente per averne il controllo di fatto.
A leggere i commenti sui siti americani, sembrerebbe che la notizia possa trovare effettivamente delle basi solide.
Google dispone di ampia liquidità, calcolata intorno ai 60 miliardi di dollari e deve in qualche modo sopperire alla mancanza di un progetto Social in grado di funzionare a dovere.
Inoltre, come già accaduto in passato, l’integrazione con Twitter darebbe anche un certo valore aggiunto a Google che potrebbe includere i tweet nei risultati di ricerca, sfruttando la dote di istantaneità tipica di Twitter.
Altro punto da considerare, l’ipotesi che Google, messe le mani sul cuore del social network, possa acquisire dettagli da sfruttare poi nel proprio algoritmo di ricerca, aggiungendo una interessante componente social per stabilire l’importanza e l’ordinamento nei proprio risultati di ricerca.
Riguardo Twitter, il sistema si presa decisamente bene alla rivoluzione Mobile in corso, per la sua stessa natura.