Negli ultimi mesi si è parlato molto di cosa Facebook sta facendo per la disinformazione che circola nel social network, notizie false che vengono condivise tra gli utenti o dalle pagine che cercano di avere un po’ di visibilità scegliendo titoli fuorvianti per i post condivisi. Per questo, Facebook ha deciso di annunciare un nuovo programma per "stabilire legami più forti tra Facebook e l’industria delle notizie". A partire da oggi, Facebook collaborerà con le organizzazioni che divulgano notizie per sviluppare prodotti, imparerà dai giornalisti i modi in cui puo’ essere un partner migliore, e lavorerà con gli editori e gli educatori su come poter fornire alle persone le conoscenze di cui hanno bisogno per essere informate nell’era digitale.
"Facebook è un nuovo tipo di piattaforma e vogliamo fare la nostra parte per consentire alle persone di avere conversazioni significative, per essere informati e restare collegate tra loro" spiega Facebook nel suo blog. "Sappiamo che i nostri valori comunitari sono condividere e discutere idee e notizie, e come parte del nostro servizio ci preoccupiamo molto di fare in modo che una l’ecosistema di notizie e giornalismo sane possano prosperare".
Il Journalism Project di Facebook si divide su tre punti: 1) lo sviluppo collaborativo di prodotti per diffondere notizie ‘sane’; 2) Creare e fornire strumenti per i giornalisti; 3) Creare e fornire strumenti per i tutti.
Alla fine dello scorso anno, il CEO di Facebook Mark Zuckerberg ha deciso di intervenire con un post pubblicato nel suo profilo di Facebook per spiegare quello che la società si stava impegnando a fare per combattere la disinformazione nel social network.
La linea di fondo di Facebook è che "prendiamo sul serio la disinformazione", ha scritto Zuckerberg. "Il nostro obiettivo è quello di collegare le persone con le storie che ritengono più significative, e sappiamo che le persone vogliono informazioni precise. Abbiamo lavorato su questo problema per un lungo periodo di tempo e prendiamo sul serio questa responsabilità. Abbiamo fatto progressi significativi, ma c’è ancora lavoro da fare" prosegue il CEO di Facebook.
Adam Mosseri, VP del Product Management per News Feed, ha detto in una precedente dichiarazione a TechCrunch che "Siamo consapevoli che c’è molto di più che dobbiamo fare, e questo è il motivo per cui è importante che continuiamo a migliorare la nostra capacità di individuare la disinformazione", ha osservato.
Facebook per molti dei suoi 1,7 miliardi di utenti è fonte principale di informazione, e quindi è importante che la società filtri le notizie e i video fasulli per lasciare piu’ visibilità alle notizie più accreditate.
Zuckerberg nel suo post ha spiegato che, storicamente, la società ha fatto affidamento sulla propria comunità per aiutare a capire ciò che è falso e cosa non lo è. Chiunque su Facebook può segnalare qualsiasi collegamento come ‘falso’, e vengono considerati questo tipo di feedback assieme con altri fattori per classificare un contenuto come ‘disinformazione’. Proprio come i clickbait, spam e truffe, Facebook penalizza i contenuti segnalati nella pagina News Feed degli utenti, quindi ci sono gia’ dei filtri attivi per impedire che notizie false si diffondano.
Tuttavia, "i problemi qui sono complessi, sia tecnicamente che filosoficamente" spiega Zuckerberg: "Noi crediamo nel dare alla gente una voce, ma significa da un lato sbagliare nel permettere alla gente di condividere quello che vogliono. Dobbiamo stare attenti a non scoraggiare la condivisione di opinioni o di limitare erroneamente contenuti precisi. Non vogliamo noi stessi essere arbitri della verità, ma invece fare affidamento sulla nostra comunità e fiducia di terzi".
Mentre la percentuale di disinformazione che circola in Facebook è relativamente piccola se si considerano i milioni di post condivisi ogni giorno, Zuckerberg scrive nel suo post che la società ha molto lavoro da fare sulla tabella di marcia. Normalmente la società non vuole condividere a cosa di preciso sta lavoranto, ma data l’importanza di questo tema nelle ultime settimane e la quantità di interesse per questo argomento, Zuckerberg ha voluto delineare alcuni dei progetti che sono già in corso.
"Siamo in grado di servire meglio le esigenze delle persone su Facebook, e quelle dei nostri partner, quando lavoriamo insieme per sviluppare prodotti" si legge nel post sul blog di Facebook in cui è stato annunciato il Journalism Project. "Mentre abbiamo lavorato con i nostri partner di notizie su questo in passato, come parte del progetto Journalism Project inizieremo una collaborazione ancora più profonda con le organizzazioni di notizie attraverso lo spettro, che collega i nostri team di prodotti e di ingegneria in modo da poter costruire insieme nuovi prodotti".
Nuovi formati di narrazione. Con le preferenze delle persone per il consumo di notizie in evoluzione, è fondamentale per Facebook capire quali nuovi formati di narrazione aiuteranno le persone a essere più informate. Facebook intende lavorare con i partner per sviluppare gli attuali formati disponibili – dal vivo, 360, articoli istantanei, ecc – per meglio soddisfare le loro esigenze, e lavorare con loro sulla costruzione di formati del tutto nuovi. Ad esempio, Facebook ha detto di aver sentito da alcuni editori che vogliono essere in grado di presentare dei ‘pacchetti di storie’ ai loro lettori più attivi su Facebook, e sta iniziando a lavorare con diversi partner sul modo migliore per rendere questo possibile, a partire dal formati degli articoli istantanei.
Notizie locali. Le notizie locali sono il punto di partenza per un giornalismo migliore, secondo Facebook, in quanto riguarda questioni che sono più vicini a dove vive una persona. La società si è detta interessata ad esplorare ciò che puo’ costruire insieme ai propri partner per supportare meglio le notizie locali e promuovere i media indipendenti. Questa iniziativa è nelle sue prime fasi attualmente, ma Facebook vuole lavorare con redazioni e giornalisti per trovare il modo migliore di portare le notizie locali.
Emergenti modelli di business. Un settore chiave della collaborazione con Facebook ed i suoi partner sono i modelli di business esistenti ed emergenti. Ad esempio introducendo un modello che prevede l’accesso a pagamento agli articoli istantanei. Per questo, Facebook intende continuare a lavorare sulle opzioni di monetizzazione per i partner.
Hackathons. Una tradizione di Facebook è l’hackathons dove gli ingegneri della società si prendono una pausa dal loro lavoro giorno per giorno per esplorare nuovi problemi e soluzioni tecniche. Facebook intende lanciare un programma globale in cui gli ingegneri di Facebook ospiteranno sessioni con gli sviluppatori dgli organi di informazione per collaborare per identificare le opportunità per migliorare i servizi offerti e trovare sempre nuove soluzioni.
Ascoltare e ancora ascoltare. Facebook ha detto che tiene incontri regolarmente con i suoi media partner e come parte del Journalism Project "faremo uno sforzo ancora più concertato per farlo, con nuovi cicli di incontri con gli editori negli Stati Uniti e in Europa". Facebook ha inoltre detto che intende sponsorizzare importanti conferenze del giornalismo e dell’editoria, tra cui il Digital Content Next nel mese di gennaio e il Perugia Festival of Journalism questa primavera.
I punti chiave a cui Facebook sta lavorando per prevenire la disinformazione:
– Rilevare meglio le notizie false: la cosa più importante che Facebook puo’ fare secondo il CEO della società è migliorare la capacità di classificare la disinformazione. Questo significa migliorare i sistemi tecnici per gestire ciò che la gente segnala come falso, prima che lo facciano gli utenti.
– Rendere piu’ semplice fare segnalazioni. Facebook vuole rendere più facile per le persone segnalare storie come false, cosi’ da contribuire a gestire la disinformazione più velocemente. Le segnalazioni poi passeranno nelle mani di un consorzio di giornalisti per essere verificate, con le storie ritenute false che verranno etichettate come "contestate da controlli terzi".
– Avvertenze. Facebook sta testando delle etichette per le storie segnalate da terzi e dalla comunità, da mostrare quando gli utenti leggono o condividono un post.
– Qualita’ degli articoli correlati. Facebook sta migliorando la qualità delle storie che compaiono negli articoli correlati sotto i collegamenti nel News Feed.
– Porre fine alle false notizie promosse a pagamento. Facebook ritiene che un sacco di disinformazione è guidata dallo spam negli annunci a pagamento, e sta cercando nuovi metodi per evitare questo.
– Facebook vuole ‘ascoltare’. Il social network si sta impegnando a lavorare con i giornalisti e altri operatori del settore notizie per ricevere consigli.
Zuckerberg è convinto che alcune delle idee sopra riportate potranno funzionare, altre no, ma "voglio che tu sappia che abbiamo sempre preso [la disinformazione] sul serio, capiamo quanto sia importante il problema per la nostra comunità".
Un paio di anni fa, nel gennaio del 2015, Facebook ha annunciato di aver aggiornato l’algoritmo che crea ad ogni utente la personale News Feed con una nuova funzionalità progettata per ridurre il numero di notizie false che gli utenti vedono. Facebook ha detto di aver accolto i feedback degli utenti che "vogliono vedere un minor numero di storie che sono bufale, o notizie fuorvianti" mescolate nella loro News Feed tra gli altri aggiornamenti dagli amici. Tra le notizie false vengono intese ad esempio "avvistamento Big Foot!" o "100 iPads gratuiti", che Facebook ha detto che alcune persone spesso condividono senza sapere se il contenuto è falso.
"L’obiettivo della News Feed è stare al passo con i tuoi amici e trovare le cose che ti interessano. Siamo sempre alla ricerca di persone su Facebook che ci dicono come possiamo migliorare questa esperienza. Abbiamo sentito da parte di molte persone che vogliono vedere un minor numero di storie che sono bufale, o notizie fuorvianti." L’aggiornamento di gennaio 2015 per News Feed è servito per ridurre "la distribuzione dei post che le persone hanno segnalato come bufale" e aggiungere "un’annotazione ai messaggi che hanno ricevuto molti di questi tipi di rapporti per avvertire gli altri su Facebook".
Per combattere il problema, Facebook permette agli utenti di comunicare quali post che vedono nella News Feed sono falsi. Scrive Facebook sul suo blog: "Questo funziona allo stesso modo di come si può segnalare una storia come spam. Quando si sceglie di nascondere una storia si ha anche la possibilità di segnalare i contenuti. Storie che comprendono truffe, o notizie volutamente fuorvianti, sono riportate due volte e mezzo più spesso dei collegamenti ad altre notizie. Per ridurre il numero di questi tipi di messaggi, News Feed terrà conto quando molte persone segnaleranno un post come falso. News Feed terrà anche in considerazione quando persone scelgono di cancellare gli stessi messaggi. Ciò significa che un post con un link ad un articolo che molte persone hanno segnalato come una bufala o hanno scelto di eliminare dalla News Feed verrà mostrato di meno in generale nelle News Feed degli altri utenti".
Quanto ai contenuti satira, il social network dice che si dovrebbe comunque continuare a vedere questo tipo di condivisioni. "Abbiamo riscontrato dai test che le persone tendono a non segnalare contenuti satirici destinati ad essere divertente, o i contenuti che chiaramente sono etichettati come satira", ha detto Facebook. "Questo tipo di contenuti non dovrebbero essere influenzati da questo aggiornamento."
Uno dei più grandi paradossi dei nostri tempi è che con gli smartphone possiamo fotografare…
In tanti aspettavano da tempo l'adeguamento del 5,4% delle rendite Inail: le ultime circolari dell'ente…
Con lo switch-off dello scorso 28 agosto, che ha introdotto il nuovo digitale terrestre, è…
Sapere dove si trova un'altra persona è ora possibile grazie a WhatsApp: in pochi conoscono…
Il cappotto termico interno è una soluzione ottimale per avere ottimi risultati in riferimento all'isolamento…
Basta una mossa semplice e automatica per avere sempre a disposizione tutti i canali del…