Mark Zuckerberg sta pensando di aggiungere un pulsante "dislike" in Facebook, ma non per la ragione che state pensando.
L’amministratore delegato del più grande social network del mondo ha detto Giovedi che sta considerato l’aggiunta di un pulsante per Facebook per permettere alle persone un terzo modo per esprimere una reazione diversa dal "Mi piace" o quella che può essere data lasciando un commento.
Ma non è per esprimere dispiacere, ha detto. Piuttosto, ha notato che gli utenti tendono sempre di più a rispondere ai post in cui la gente scrive cose infelici, come ad esempio un lutto in famiglia o la condivisione di un problema personale. "La gente dice di non sentirsi a proprio agio premendo ‘Like’ su questioni particolari" ha detto. "Like" è prezioso, ha detto, ma Facebook sta cercando di trovare un modo per aiutare le persone ad esprimere una gamma più ampia di emozioni. "ci sono situazioni in cui semplicemente vorresti dire che una cosa non e’ appropriata".
Zuckerberg ha fatto i suoi commenti durante una sessione pubblica di domande e risposte di un’ora presso la sede della società a Menlo Park. L’evento è stato un seguito di quello che si è tenuto nel mese di novembre, nel corso del quale ha discusso il film "The Social Network", così come le varie nuove politiche di gestione della privacy sul sito. Ha detto che prevede di organizzare più Q&A il prossimo anno.
Le persone hanno a lungo discusso di come Facebook permette l’espressione delle emozioni. La società ha aggiunto le emoticon per i messaggi due anni fa, per esempio, ed ha nel corso del tempo raffinato il modo in cui affronta l’identità sessuale, tra le altre cose.
Per coloro che credono che l’aggiunta di un pulsante in Facebook sia una "semplice correzione del codice", Zuckerberg ha detto che continuerà ad aggiungere novità in maniera graduale, perché vuole essere consapevole di come gli utenti rispondono all’aggiunta di una novità. Nel caso di un pulsante ‘dislike’, ha detto, consentendo agli utenti di dire effettivamente che non sono d’accordo con qualcosa, potrebbe non essere "un bene per tutto il mondo".
Tra le altre cose di cui si è discusso durante la sessione è lo studio di Facebook fatto due anni fa, i cui risultati sono stati pubblicati questa estate. Facebook è stato al centro di critiche pesanti per aver condotto test su quasi 700.000 utenti per determinare se i messaggi positivi influenzano lo stato d’animo delle persone. Zuckerberg ha detto che lo studio è nato perché c’erano stati diversi articoli scritti sull’impatto di Facebook sui sentimenti dei suoi utenti, e l’azienda ha voluto assicurarsi che non stava avendo "un impatto negativo sulla società." "Noi non vogliamo rendere la gente triste", ha detto. Il problema che ha portato alle critiche, ha detto, è il modo in cui la società ha realizzato lo studio.
A Zuckerberg è stato anche chiesto quale fosse il suo tipo preferito di pizza. La sua risposta? Pollo fritto.
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