Twitter inizia a raccogliere i dati su quali applicazioni i suoi utenti scaricano. Lo scopo sarebbe quello di costruire una esperienza "più personale", secondo quanto riferisce il sito Recode.
Nella sezione Sicurezza e Privacy del suo sito di supporto, la società dice che ci sarà "la raccolta e, occasionalmente, l’aggiornamento [dei dati in precedenza raccolti] dell’elenco delle applicazioni installate sul dispositivo mobile in modo da poter fornire contenuti su misura che potrebbero essere di interesse [all’utente]".
La mossa aiuterà Twitter ad avere più mirati ‘posti promossi’, ma la società dice che migliorerà anche i suoi suggerimenti riguardo a "tweet, profili, o altri contenuti per la vostra timeline che riteniamo troverete particolarmente interessanti".
Twitter ha assicurato gli utenti che terrà solo traccia di quali applicazioni sono installate, e non raccoglierà i dati all’interno delle applicazioni.
Il vantaggio per gli inserzionisti è nel migliorare il target di utenti a cui rivolgere le proprie campagne di marketing: gli utenti di Twitter che hanno l’app Jawbone UP24 installata potrebbero trovare più annunci legati al fitness e correlati, mentre chi ha installato applicazioni musicali come Spotify potrebbero ricevere offerte speciali o incentivi per passare a servizi concorrenti.
Il monitoraggio delle applicazioni installate potrebbe essere una novità legata alla funzione Instant Timeline che Twitter ha annunciato all’inizio di questo mese. Il servizio permette ai nuovi utenti di avere una Timeline di chi seguire curata per loro in base agli interessi. Sincronizzare le informazioni con l’elenco di applicazioni installat sul dispositivo potrebbe creare una migliore esperienza d’uso per i nuovi utenti del social network.
Twitter non è l’unico servizio che tiene traccia delle applicazioni che gli utenti hanno installato sui loro device. Anche Facebook controlla quali applicazioni gli utenti hanno installato, e anche in questo caso Facebook dice che è per dare agli inserzionisti la possibilità di meglio indirizzare la pubblicità. Pure WhatsApp (che è di Facebook) raccoglie l’elenco delle applicazioni in esecuzione su un device.
Nella sua pagina di supporto Twitter avverte anche che è possibile disabilitare l’impostazione che permette a Twitter di raccogliere un elenco di applicazioni presenti sul dispositivo mobile. Dopo aver disabilitato l’impostazione, Twitter promette che i dati raccolti prima della disabilitazione verranno rimossi, oltre ad essere fermata la raccolta futura.