Facebook e Google inviano annunci mirati in base alla cronologia di navigazione online. Come fermare la pubblicità.
Dopo aver acquistato o effettuato ricerche online, può essere molto fastidioso essere inondati di annunci sullo stesso argomento: sembra di sentirsi violati nella privacy. Molti browser e app – come Facebook e Google – dispongono di preferenze pubblicitarie che si possono modificare per evitare che ciò accada.
Gli annunci online personalizzati possono essere fastidiosi e invasivi nonché rallentare le prestazioni della rete, influenzando – di conseguenza – l’esperienza di caricamento delle pagine e la velocità complessiva di Internet.
Esistono alcuni blocchi pubblicitari, hack e modifiche che si possono impostare che ci possono aiutare a velocizzare la connessione Internet e a rendere gli annunci personalizzati un ricordo del passato sui social media e sul proprio browser web:
Di seguito, poi, vi illustriamo i passaggi da attuare per bloccare le pubblicità di Facebook e Google.
Non possiamo disattivare completamente gli annunci, ma certamente abbiamo voce in capitolo su quali annunci vedere e quali dati possono essere utilizzati per selezionare questi annunci. Facciamo, dunque, clic direttamente su qualsiasi annuncio per nascondere quelli inappropriati agli inserzionisti o verificare innanzitutto il motivo per cui lo si vede.
Da lì, puoi avere un’idea migliore di come interrompere le inserzioni di Facebook vedendo quali dati sono utilizzati e – quindi – modificando i dati che influenzano le nostre inserzioni:
Per vedere meno argomenti di un annuncio, fate clic sull’argomento di cui desiderate vedere meno, quindi selezionate Vedi meno. Potete modificare le vostre preferenze, in qualsiasi momento, selezionando un argomento e scegliendo Nessuna preferenza.
Per ovviare a questo problema, bisogna attuare la seguente procedura, al fine di tenere sotto controllo le inserzioni invasive che invadono il social network, sia da mobile che da desktop:
Queste istruzioni non sono universali per ogni piattaforma di social media, ma apportare queste modifiche su una piattaforma come Facebook potrebbe effettivamente risolvere gran parte dei problemi dei problemi derivati dal targeting degli annunci.
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