Il mercato degli smartwatch fatica a decollare, forse perchè ancora ai consumatori non interessa proprio questa tipologia di prodotto o, piu’ probabile, la tecnologia oggi non è ancora arrivata al punto in cui uno smartwatch puo’ davvero sostituire lo smartphone per alcune attività. In fondo, per tracciare l’attività fisica, monitorare lo stato della salute e visualizzare delle notifiche sul polso ci sono i fitnessband che hanno una durata della batteria maggiore e sono meno ingombranti di un orologio. Non c’è quindi da stupirsi se nel 2016 pochi produttori hanno introdotto un nuovo smartwatch, anche se molti marchi hanno atteso quest’anno per la disponibilità di Android Wear 2.0 da parte di Google, tra cui Huawei, che ha da pochi giorni lanciato sul mercato il suo nuovo Huawei Watch 2.
Apple è stato l’ultimo produttore ad essere entrato nel mercato degli smartwatch, lanciando il suo Apple Watch molto in ritardo rispetto ai lanci delle aziende concorrenti come Samsung, LG e Sony. Nonostante questo ritardo, riisulta che l’Apple Watch è lo smartwatch piu’ venduto in tutto il mondo, sebbene sul mercato sono disponibili in una quantità molto piu’ ampia gli smartwatch con Android Wear o altre piattaforma proprietarie (quali i wearable Garmin).
Arriverà un momento in cui lo smartwatch potrà sostituire lo smartwatch? Attenzione a non fraintendere: l’obiettivo non è poter disporre di uno smartwatch e non uno smartphone, ma di avere la possibilità di fare gran parte delle cose che si fanno con uno smartphone con uno smartwatch. Cosa impossibile? Forse, in quanto esistono dei limiti ‘strutturali’ quali le dimensioni dell’orologio e la limitata autonomia.
Ad aver negato l’utilità degli smartwatch è stato anche Eric Xu Zhijun, uno dei tre CEO di Huawei che si alternano alla guida della società ogni sei mesi, il quale ha detto di non comprendere "perché dovremmo avere bisogno di uno smartwatch quando tutto ciò che ci serve è nello smartphone". Una dichiarazione che non ci si aspetterebbe dal rappresentante di una società che investe tempo e denaro nello sviluppo di smartwatch.
L’amministratore delegato di Huawei, Xu Zhijun, ha espresso il suo parere riguardo al mercato degli smartwatch in un discorso al Summit Global Analyst 2017, ritenendo che gli smartwatch non sembrano avere molto uso pratico quando si ha già lo smartphone.
"Quando il team di Huawei che si occupa degli smartwatch presenta le proprie idee", ha detto Xu, "continuo a ricordargli di esaminare se esistono necessità concrete di avere questi prodotti sul mercato". "Non sono un uomo che indossa orologi e non sono mai stato ottimista su questo mercato", ha aggiunto Xu, "Infatti non ho mai capito perché ci sarebbe il bisogno di indossare smartwatch quando tutto ciò che ci serve e nei nostri telefoni".
Anche se il CEO di Huawei non considera utili gli smartwatch, questo non significa che Huawei non prevede di continuare a realizzare orologi intelligenti, ma sicuramente la società starà bene attenta ad investire le giuste risorse per far parte del mercato dei wearable senza esagerare.
Huawei ha realizzato due smartwatch ad oggi, l’originale Huawei Watch lanciato nel 2015 e il Watch 2, uno dei primi wearable ad essere stato lanciato con la nuova piattaforma Android Wear 2, quest’ultimo disponibile in Italia da aprile 2017.
Uno dei più grandi paradossi dei nostri tempi è che con gli smartphone possiamo fotografare…
In tanti aspettavano da tempo l'adeguamento del 5,4% delle rendite Inail: le ultime circolari dell'ente…
Con lo switch-off dello scorso 28 agosto, che ha introdotto il nuovo digitale terrestre, è…
Sapere dove si trova un'altra persona è ora possibile grazie a WhatsApp: in pochi conoscono…
Il cappotto termico interno è una soluzione ottimale per avere ottimi risultati in riferimento all'isolamento…
Basta una mossa semplice e automatica per avere sempre a disposizione tutti i canali del…