Ai ministri del governo del Regno Unito è stato vietato di indossare smartwatch come Apple Watch durante le riunioni di gabinetto in quanto potrebbero essere violati da "spie russe".
A darne notizia è stato il il Telegraph, secondo cui diversi ministri hanno indossato il loro smartwatch di Apple durante le riunioni quando primo ministro è stato David Cameron, mentre il neo-eletto primo ministro britannico Theresa May ha apparentemente vietato l’uso dei wearable con microfono integrato.
Gli smartphone vengono da tempo vietati durante le riunioni di gabinetto del governo del Regno Unito, quindi non sorprende che anche gli smartwatch ora vengono vietati, essendo considerati come una "estensione dello smartphone".
Il Telegraph fa riferimento ad un divieto solo per l’Apple Watch, ma presumiamo che venga esteso a tutti gli smartwatch dotati di un microfono, in quanto potrebbe essere utilizzato da hacker per l’ascolto di conversazioni politiche private.
Quello del Regno Unito non è l’unico governo che cerca di limitare la fuga di notizie politiche. In Australia, per esempio, per i funzionari del governo vige l’obbligo di non indossare smartwatch in una riunione di gabinetto.
"Malcolm Turnbull può essere famoso per il suo amore per la tecnologia, ma il primo ministro è obbligato a toglierlo prima che di una riunione di gabinetto", un portavoce del segretario di Gabinetto australiano Arthur Sinodinos ha spiegato al sito Sydney Morning Herald. "È stata a lungo una pratica standard, su entrambi i lati della politica, che nessun dispositivo elettronico di trasmissione, tra cui Apple Watch, vengano ammessi in Sala di Consiglio".
Alastair MacGibbon, consigliere speciale del signor Turnbull sulla sicurezza informatica, ha detto che sempre più dispositivi personali saranno connessi a Internet in futuro – dagli occhiali alle scarpe da corsa – il che significava che serve avere una maggiore attenzione. "In un mondo in cui è necessario che il governo tenga conversazioni che non hanno dispositivi elettronici nella stanza, ci saranno sempre più elementi che dovranno essere rinchiusi nell’armadio", ha detto.
Il Telegraph ha pubblicato la notizia pochi giorni dopo che l’Intelligence degli Stati Uniti ha ufficialmente accusato la Russia di aver rubato e pubblicato un archivio di email del Comitato Nazionale Democratico nello scorso mese di luglio. Gli hacker russi sono stati anche accusati di aver fatto trapelare le cartelle cliniche private di alcuni degli atleti più famosi del mondo.
Il Telegraph ha scritto che "I russi stanno cercando di hackerare tutto".
Se in futuro anche gli indumenti saranno connessi ad internet, va a finire che i politici si troveranno a fare le riunioni in mutante!