Ecco quando il ladro va risarcito dal proprietario se si infortuna in casa
La “visita” di un ladro a casa propria non può essere di certo un evento da considerare tra quelli prevedibili. Ecco perchè, se un ladro si intrufola in casa e per qualche coincidenza sfortunata dovesse ferirsi o subire un infortunio, il proprietario della casa non deve risarcire alcunchè, anche perchè giuridicamente ci si trova in presenza di un mero caso fortuito. Ma tutto ciò vale solo se si tratta di una pura casualità.
Ad esempio, se il ladro entrando al buio, inciampa su un oggetto lasciato avventatamente al centro di una stanza e si ferisce, il proprietario dell’immobile non può certo rispondere davanti alla legge per incuria o negligenza, anche perchè non avrebbe giammai potuto prevedere la visita di un ladro in casa propria. Diverso è il discorso quando il proprietario dell’immobile installa appositamente delle trappole finalizzate proprio alla prevenzione dei furti. L’esempio classico è quello degli animali o dei bambini che entrano un cortile privato facilmente accessibile.
Se il proprietario ha predisposto, con intento malevolo, delle trappole non si può più invocare il caso fortuito, proprio perchè le intenzioni del proprietario erano proprio quelle di cagionare un danno fisico all’incauto ladro. Spesso questo avviene perchè i proprietari hanno subito frequenti furti in passato e vogliono cautelarsi utilizzando stratagemmi che non sono consentiti dalla legge.
Per legge, si sa, non è ammissibile farsi giustizia da soli, ma bisogna ricorrere ai sistemi consentiti dalle normative vigenti. Le uniche armi che il diritto mette a disposizione per difendere la proprietà sono le denunce, la videosorveglianza e determinati sistemi di sicurezza. La proprietà privata non giustifica in ogni caso una lesione dell’incolumità, a meno che non si ricada nella fattispecie della legittima difesa. Quest’ultima, però, deve essere proporzionata all’offesa, altrimenti si commette un reato.
Spetterà al giudice, in ogni caso, valutare le eventuali responsabilità del proprietario analizzando la sua condotta e le sue intenzioni. Ma se il ladro che entra in casa si fa male a causa di oggetti appositamente predisposti dal proprietario, lo stesso potrà ottenere il risarcimento per i danni subiti. Nel caso malaugurato in cui addirittura il ladro dovesse perdere la vita a causa di una trappola tesa dal proprietario, quest’ultimo dovrà anche rispondere del reato di omicidio.
Non si possono creare delle trappole mirate a ferire i ladri. Anche la presenza del classico cartello «attenti al cane» non esonera il proprietario da eventuali responsabilità qualora l’animale dovesse cagionare delle lesioni a chi si intrufola nella proprietà. La Cassazione, infatti, ha confermato che il proprietario rimane responsabile del comportamento del proprio animale anche quando il cartello è ben visibile.
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