Dopo oltre 9 anni di viaggio e 5 miliardi di chilometri percorsi, la sonda New Horizon ha iniziato a inviare sulla Terra le prime immagini e le prime rilevazioni sul pianeta più lontano del nostro sistema solare.
Con i suoi meno 233 gradi, Plutone rimane un pianeta freddo e letteralmente congelato. Secondo quanto riferito dalla Nasa, il ghiaccio su Plutone si sarebbe formato circa 100 milioni di anni fa.
Qualche anno fa, gli astronomi hanno deciso per la sua declassazione a pianeta nano. Plutone, scoperto nel 1930, ha un raggio di 1185 km, quindi molto più piccolo del nostro pianeta ma presenta ben 5 satelliti naturali ovvero Caronte, Idra, Notte, Stige e Cerbero. Una costellazione di allegria, insomma.
Dalle prime analisi delle informazioni, la Nasa ha iniziato a costruire un vero e proprio identikit di Plutone, aggiornando le informazioni fin’ora rilevate mediante calcoli indiretti.
Ad oggi, sono state analizzate solo una piccola quantità di informazioni raccolte dalla sonda (il 6%) in quanto le trasmissioni, iniziate da un paio di giorni, richiedono quasi 22 ore per far arrivare il segnale sulla Terra.
Rappresentazione in scala sulla Distanza dal Sole
Giorno dopo giorno, quindi, potremo contare su dettagli sempre più nitidi e precisi su questo strano pianeta.
Un anno su Plutone dura l’equivalente di 247 anni terrestri, ovvero quelli necessari a Plutone per compiere una orbita completa attorno al Sole coprendo una distanza di ben 36 miliardi di chilometri. Il periodo di rotazione su se stesso dura invece 6 giorni e 8 ore.
Grazie alla presenza di una sonda ravvicinata, abbiamo cosi scoperto che l’atmosfera di questo pianeta è intrisa di azoto e in qualche modo simile a quella terrestre. Manca l’ossigeno intrappolato nel ghiaccio che ricoprirebbe gran parte del pianeta e delle aree interne mentre l’anidride carbonica è quasi interamente concentrata in un punto preciso del pianeta.
Come abbiamo visto dalle prime foto, la sua colorazione è rossastra, leggermente più chiara di quella di Marte, dovuta alla presenza di molecole di metano sull’atmosfera.
La Nasa ha inoltre pubblicato un video animato che mostra informazioni di sintesi su quanto fin’ora visto. Possiamo cosi vedere che Plutone è frastagliato da montagne ghiacciate alte 3500 metri interrotte da ampie pianure già ribattezzate Sputnik Planum.
La Sonda New Horizons
Ma non è l’unico dato interessante scoperto.
Secondo le rilevazioni, Plutone è un pianeta molto attivo e dotato di un cuore di ghiaccio, a causa della sua enorme distanza dal Sole che di fatto non influisce minimamente sulla temperatura al suolo.
E’ stata inoltre rivelata una atmosfera che si estende per centinaia di chilometri oltre il pianeta, dovuta al vento solare che solleva e spedisce nello spazio una nube composta da ioni di azoto.
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