Marte, sonda Beagle 2 trovata dopo un Decennio

La sonda Beagle 2 spedita sul pianeta Marte nel 2003 è stata trovata dieci anni dopo che non si avevano ricevuti più suoi contatti. E' stata trovata nel punto in ci doveva atterrare dieci anni fa sulla superficie del Pianeta Rosso. Rimane inutilizzabile, in quanto i pannelli solari non si sono aperti come previsto.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Beagle 2 non si è persa nello spazio. La sonda è stata trovata dopo che era stata dispersa sulla superficie di Marte oltre un decennio fa e, anche se non vi è più stato un contatto con essa, è stata trovata nel punto in ci doveva atterrare dieci anni fa sulla superficie del Pianeta Rosso.

Beagle 2 è una piccola sonda sviluppata da un team dell’Agenzia spaziale europea UK-led. Il Beagle 2 era un lander marziano in origine montato sul Mars Express, che fu lanciato dal Cosmodromo di Baikonur il 2 giugno 2003. Beagle 2 fu sganciato dalla sonda con un dispositivo pirotecnico che ha rilasciato lentamente una molla carica che ha spinto il lander lontano dal Mars Express con una traiettoria balistica il 19 dicembre 2003 e continuò a sorvolare Marte per sei giorni prima di entrare nell’atmosfera del pianeta con una velocità superiore ai 20.000 km/h alla mattina del 25 dicembre. Sebbene il Beagle 2 si sia separato con successo dalla “nave madre” Mars Express, non c’è stata conferma di un atterraggio avvenuto con successo. La conferma avrebbe dovuto giungere il 25 dicembre 2003, quando il lander avrebbe dovuto contattare la sonda della NASA Mars Odyssey che si trovava già in orbita. Nei giorni seguenti il telescopio Lovell dell’osservatorio Jodrell Bank non riuscì a captare alcun segnale dal Beagle 2. La squadra ha detto che erano “tranquilli e fiduciosi” di riuscire ad ottenere un segnale di ritorno. Nessun segnale è stato ricevuto… fino ad oggi.

Il Mars Reconnaissance Orbiter della NASA ha individuato il piccolo Beagle 2, confermando che non solo è atterrato dove doveva atterrare dieci anni fa, ma è rimasto anche apparentemente intatto.

Tuttavia, i pannelli solari della sonda non sembrano essersi aperti completamente e questo potrebbe aver bloccato l’antenna, che non avrebbe quindi potuto comunicare con la Terra. Purtroppo questo significa che non c’è modo di contattare, attivare e riutilizzare il dispositivo costato 50 milioni di sterline.

La sonda Beagle 2 era destinata a raccogliere e analizzare le rocce e il suolo della superficie di Marte per cercare segni di vita. Il progetto è stato guidato dallo scienziato britannico Colin Pillinger, che arruolò la rock band Blur per scrivere la canzone che avrebbe dovuto inviare il lander sulla Terra per confermare l’avvenuto atterraggio. La canzone tutt’oggi rimane inascoltata.

Il Beagle 2 aveva un braccio robotico conosciuto come PAW (Payload Adjustable Workbench, banco di lavoro a carico variabile), progettato per estendersi dopo l’atterraggio. Del PAW faceva parte l’ARM (Anthropomorphic Robotic Manipulator, manipolatore robotico antropomorfo), nel quale alloggiavano un paio di macchine fotografiche stereoscopiche, un microscopio con una risoluzione di 6 μm, uno spettrometro Mössbauer, uno spettrometro per raggi X, una sonda perforatrice per raccogliere campioni di roccia, una lampada e l’ESS (Environmental Surface Suite, insieme ambientale di superficie), che comprendeva un manometro, un termometro ed un apparecchio per misurare la velocità e la direzione del vento. 

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