La corretta gestione dello scaldabagno elettrico è fondamentale per ridurre i costi in boletta: le migliori scelte
Trovare sempre l’equilibrio perfetto tra risparmio energetico e comfort non è mai facile soprattutto quando si parla della gestione di determinati elettrodomestici come lo scaldabagno elettrico. Conviene davvero spegnerlo quando non abbiamo bisogno di acqua calda, oppure in questo modo si consuma di più? Molte persone tendono a spegnere lo scaldabagno in determinati momenti per risparmiare energia e costi in bolletta. E’ la soluzione giusta?
Non c’è una risposta corretta che vale per tutti. Tutto dipende dalla quantità di acqua calda di cui necessitiamo. E’ chiaro che il boiler non scalda più l’acqua una volta che viene spento. Una volta riacceso, servirà attendere un bel po’ prima di riavere a disposizione l’acqua calda. E allora come trovare il giusto equilibrio?
La prima cosa da valutare è come funziona uno scaldabagno elettrico. Questi dispositivi utilizzano una resistenza elettrica per riscaldare l’acqua. Una volta raggiunta la temperatura desiderata, l’elettrodomestico cessa di funzionare fino a quando la temperatura dell’acqua non scenderà.
Per ragionare in termini di efficienza energetica occorrerebbe spegnere lo scaldabagno elettrico in determinati momenti. Coloro che sanno di dover rimanere fuori casa per molto tempo, farebbero meglio a spegnerlo. Chi parte in vacanza, ad esempio, sa che non avrà bisogno di acqua calda per molto tempo, quindi tenerlo accesso non avrebbe alcun senso.
Un’altra mossa saggia è quella di spegnere lo scaldabagno nelle ore di punta energetiche in cui le tariffe applicate dai gestori sono più elevate. Spegnere lo scaldabagno durante queste ore può contribuire a ridurre i costi energetici. Ovviamente chi opta per la scelta di spegnere lo scaldabagno, sa benissimo che una volta che la temperatura dell’acqua sarà scesa di molto, quando lo riaccenderà dovrà attendere qualche ora prima di avere l’acqua calda alla temperatura desiderata.
Per risolvere questo problema, oggi sono stati creati macchinari di ultima generazione dotati di funzioni di programmazione finalizzate ad un utilizzo più efficiente dell’elettrodomestico. L’utente potrà impostare orari specifici per il riscaldamento. In questo modo si potrà trovare il perfetto equilibrio tra il comfort e il risparmio energetico. In ogni caso è sempre meglio disfarsi degli scaldabagni ormai vetusti e usurati che col tempo finiranno per essere meno efficienti sul piano energetico.
In futuro potrebbero arrivare altri elettrodomestici per riscaldare l’acqua ancora più efficienti in grado di far risparmiare molti quattrini e di ridurre i consumi energetici. Magari costeranno qualche euro in più, ma col tempo i maggiori costi verranno ammortizzati in bolletta. (Marco A. Tringali)
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