Dopo aver avuto problemi con gli smartphone che esplodono – vedi il caso Galaxy Note7 – Samsung si trova ad affrontare anche elettrodomestici che esplodono, in particolare lavatrici.
Come comunicato dalla Consumer product safety commission (Cpsc), l’agenzia indipendente del governo Usa che si occupa della sicurezza dei prodotti di consumo, negli Stati Uniti la compagnia ha deciso di attivare un programma per richiamare 2,8 milioni di lavatrici con carica dall’alto, considerate pericolose per via del coperchio che può staccarsi durante le centrifughe. Il richiamo riguarda 34 modelli di lavatrici Samsung, vendute dal 2011 in poi, per i quali Samsung ha ricevuto 733 segnalazioni di eccessiva vibrazione o distacco del coperchio. Diverse sono state le segnalazioni di lesioni, comprese quella di una mascella rotta e una ferita alla spalla.
In Georgia una donna stava pulendo dei vestiti con la sua asciugatrice Samsung, con suo figlio di 4 anni al suo fianco, quando ha sentito una forte esplosione come se "una bomba fosse esplosa"; in un altro caso, schegge di metallo sono partite da una lavatrice esplosa finendo nei muri. Sono solo un paio di esempi riportati nella class action presentata negli USA lo scorso agosto nei confronti di Samsung Electronics Co.
Il problema nel caso delle lavatrici che esplodono non è nella batteria agli ioni di litio come nei telefoni per colpa di reazioni chimiche. Alcune macchine di lavaggio di Samsung, sostiene la class action, vibrano violentemente in presenza di carichi pesanti al punto da causare l’esplosione della centrifuga con conseguente distruzione della macchina e di cio’ che si trova nelle vicinanze, quindi con rischio per le persone di essere ferite.
In una dichiarazione ufficiale, Samsung scrive che "Le unita’ coinvolte possono manifestare vibrazioni anomale che possono rappresentare un rischio di ferite personali o di danni alla proprietà quando vengono lavate lenzuola, oggetti voluminosi o a prova-d’acqua".
L’azione legale sostiene che Samsung era a conoscenza del problema delle sue lavatrici che potevano esplodere per anni e ha fatto poco per mettere in guardia i consumatori. A fare denuncia sono state tre donne da Texas, Indiana e Georgia – hanno chiesto, tra le altre cose, il rilascio immediato di un avviso di sicurezza sulle lavatrici a carica dall’alto, che sono quelle piu’ a rischio. Non si sa di specifico quali modelli sono potenzialmente pericolosi, ma la causa ne menziona almeno 11 e il richiamo di Samsung ne riguarda 34.
La Commissione per la sicurezza dei prodotti venduti negli USA aveva detto un paio di mesi fa che stava "attivamente e in modo cooperativo lavorando con Samsung per affrontare i problemi di sicurezza relativi ad alcune lavatrici a carica dall’alto realizzate tra marzo 2011 e aprile 2016.".
Ai consumatori statunitensi con una lavatrice che rientra tra quelle richiamate vengono offerte due opzioni: un intervento gratuito a casa per il rinforzo del coperchio, o uno sconto per l’acquisto di una nuova lavatrice Samsung o di altra marca.
Nel frattempo, la Commissione e Samsung consigliano ai proprietari di lavatrici a carica dall’alto di utilizzare velocità inferiori, come ad esempio il ciclo delicato, quando si lava della biancheria, vestiti ingombranti o materiale resistente all’acqua. "Non ci sono stati incidenti segnalati quando si utilizza questo ciclo", ha detto Samsung in una dichiarazione.
L’azione legale, inoltre, accusa Samsung di distruggere le prove relative alle lavatrici difettose. "Samsung consapevolmente, affermativamente e attivamente ha travisato e nascosto la verità, la qualità e la natura delle lavatrici e venduto lavatrici sul mercato come se fossero sicure per l’uso" ritiene l’accusa.
"E’ importante notare che clienti Samsung hanno completato centinaia di milioni di carichi senza incidenti dal 2011" precisa Samsung nella sua dichiarazione.
Questa vicenda arriva poche settimane dopo che Samsung ha iniziato a ritirare dal mercato il suo smartphone Galaxy Note 7 dopo che diverse unità del dispositivo sono esplose, in alcuni casi ferendo anche i consumatori.