Cosa hanno in comune i grandi produttori di smartphone? In questo periodo si trovano ad affrontare la crisi dei mercati sviluppati saturi, vale a dire quei mercati dove si acquistano sempre meno smartphone perchè ormai tutti ne hanno uno e sono disposti a cambiarlo con sempre minor frequenza. Samsung ha dunque bisogno di un altro business su cui investire nel lungo periodo, sperando che porterà a dei frutti (ovvero guadagni). Secondo rapporti provenienti da piu’ media internazionali, il colosso sudcoreano ha acquistato una partecipazione in BYD, una azienda automobilistica cinese.
Nel mese di dicembre dello scorso anno, Samsung Electronics ha creato un team per sviluppare prodotti e servizi per le imprese automobilistiche, alla ricerca di un nuovo motore di crescita nel business dell’automotive mentre il settore degli smartphone a livello globale sta rallentando. Il nuovo investimento in BYD "mira a rafforzare le due società", ha detto Samsung in un comunicato, dove si legge che "Abbiamo in programma di discutere la cooperazione in varie attività in futuro".
Le case automobilistiche e aziende di tecnologia hanno iniziato a collaborare con una serie di partnership negli ultimi anni, con l’obiettivo di sviluppare auto con sistemi intelligenti, auto che si guidano da sole, e in generale veicoli capaci di connettersi a Internet.
Samsung non ha ancora rivelato quanto partecipa in BYD (indiscrezioni hanno riferito di una quota del 4 per cento per un valore di circa 450 milioni di dollari, voci che sono poi state smentite), quindi non si sa quanto grande è l’impegno che il produttore di smartphone si è presto con il marchio cinese. Le uniche informazioni al momento sono le parole in un comunicato di Samsung in cui la società spiega che entrambe le aziende potranno trarre benefici, e che maggiori informazioni verranno svelate solo in futuro.