Non si può negare che la tecnologia ci permette di scoprire e accedere a nuove esperienze di intrattenimento, ogni giorno – visori di realtà virtuale, auto senza conducente, frigoriferi intelligenti, orologi intelligenti solo per fare degli esempi – ma come l’innovazione che accelera ad un ritmo sempre piu’ veloce quanto noi consumatori siamo preparati? Riusciamo a stare al passo dell’evoluzione tecnologica? Ha provato a dare una risposta a queste domande la nuova ricerca cdi Samsung Electronics, che mette in evidenza quanto i consumatori europei stanno cercando di tenere il passo con il linguaggio in continua evoluzione della tecnologia. Il nuovo studio TechHabits 2016 di Samsung Europa mostra che, mentre c’è tanto entusiasmo su quelli che sono i prodotti ultratecnologici di ultima generazione, in realtà i consumatori fanno un sacco di confusione con la terminologia tecnica.
"Gli europei stanno abbracciando la rivoluzione digitale come mai prima" si legge nel rapporto di Samsung, con il 52% delle persone che ha rivelato di usare le nuove tecnologie molto più rispetto a due anni fa, e il 13% ammette di non poter vivere senza di essa. In Italia, il 40% degli Italiani si è detto di essere interessato alle nuove tecnologie, con il 59% che ne fa uso di più rispetto a due anni fa.
Oltre la metà dei 10.000 intervistati in tutta Europa sono "eccitati" dalle più recenti innovazioni come il Cloud o l’Internet delle cose, ma quasi tre quarti (72%) ha ammesso che spesso non sanno l’esatto significato di alcuni termini. Quasi il 90% degli italiani fa finta di sapere il significato di alcuni termini come ‘cloud’ e ’emoji’.
Restando dentro i confini nostrani, l’88% degli Italiani intervistati ha detto di aver finto di comprendere il significato di un termine legato al mondo della tecnologia almeno una volta, non sapendo in realtà il suo reale significato. Circa un terzo degli Italiani (32%, con media europea del 23%) ritiene che il non conoscere per niente o poco il significato di un termine ostacola il corretto utilizzo di un dispositivo, di cui non si vengono a sfruttare tutte le potenzialità.
Altri dati interessanti emersi dal rapporto è che il 36% degli italiani (43% degli europei) ha dichiarato di possedere almeno un dispositivo che usa non sfruttando tutto quello che è in grado di fare, mentre il 7% (7% degli europei) non si sentono al passo con il progresso tecnologico.
David Lowes, CMO di Samsung Electronics Europe, ha dichiarato: "La nostra ricerca dimostra che la terminologia usata nella tecnologia odierna può essere un ostacolo per alcuni consumatori. Stiamo prendendo una serie di misure per affrontare questo, compresa la semplificazione del linguaggio che usiamo e dare a 400.000 giovani la formazione di competenze digitali. Tuttavia riteniamo che questo è un problema ampio del settore che ostacola il progresso tecnologico, se lasciato incontrollato".
"Mentre ci troviamo a spingere ancora di più i confini della telefonia mobile, della tecnologia digitale e della TV, la nostra industria deve essere consapevole di come rendere i vantaggi accessibili a tutti e sostenere coloro che non sono ancora a proprio agio con i più recenti concetti come l’Internet delle cose." ha proseguito Lowes. "è per questo che investiamo molto nella creazione di prodotti che sono veramente intelligenti – semplici, facili da usare, sicuri e facili da capire. Forniamo inoltre assistenza clienti diretta da parte dei nostri esperti on-line e nei nostri punti vendita."
La ricerca è stata condotta da Samsung Electronics Europe tra più di 10.000 europei in 18 paesi per studiare come il nostro rapporto con la tecnologia sta cambiando.
Samsung sta collaborando con le scuole e le università per facilitare un migliore apprendimento delle competenze digitali attraverso due programmi principali: Smart Classrooms e Tech Institutes. L’obiettivo di Samsung è quello di raggiungere direttamente 400.000 giovani in tutta Europa entro il 2020, rendendo l’impegno come parte della Grande Coalizione per i lavori digitali [Grand Coalition for Digital Jobs] della Commissione europea. Finora Samsung ha creato oltre 600 aule intelligenti, 48 istituti di tecnologia e impegnato oltre 100.000 giovani.
Gli europei amano le emoji. Mentre il linguaggio tecnico si sviluppa, così fa il modo in cui le persone stanno scegliendo di esprimersi attraverso forme visive, quelle simpatiche icone che si chiamano ‘Emoji’. Le Emoji sono un nuovo linguaggio internazionale che elimina le barriere di lingua, ma lo studio Samsung scoperto che molte persone hanno difficoltà nel comprendere alcune emoji, che ormai rappresentano qualsiasi cosa, persona o emozione. Samsung sottolinea nel rapporto che i rumeni hanno meno familiarità con le emoji, seguiti dagli italiani. In altre parole, gli italiani sono la seconda popolazione in Europa che ha poca familiarità con il termine Emoji. In Bulgaria, solo uno su 20 intervistati (5%) ha ammesso di sopravvalutare la propria conoscenza del termine emoji.
Le applicazioni piu’ utili. La ricerca ha anche analizzato le applicazioni che gli europei trovano più utili, ovvero le app che gli europei ritengono abbiano avuto il maggiore impatto su di essi in termini di aver reso la loro vita più facile (per il 66% degli intervistati le app migliorano la vita). Le app piu’ utili sono quelle meteorologiche (56%) e la app Fotocamera del proprio telefono (51%).
Grazie ai dati raccolti in Europa, Samsung ha creato il glossario ‘The Plain Tech Guide’ per spiegare cosa significano i piu’ recenti termini e come possono contribuire a migliorare la nostra vita. A seguire i dieci termini di questo glossario, con relativa spiegazione.
Cloud: I servizi che vengono eseguiti su Internet, e quindi non salvano file salvati sul dispositivo (si dice ‘in locale’). Per esempio, con una connessione a Internet è possibile guardare Netflix o utilizzare Gmail ovunque.
Streaming: semplicemente ascoltare musica o guardare un film on-line, senza prima scaricare il contenuto sul dispositivo e guardarlo ‘offline’ (quindi senza essere connessi ad internet).
The Internet of Things / Internet delle cose: una rete di dispositivi che consentono a smartphone, frigoriferi e lavatrici o altri oggetti domestici di scambiare informazioni tra di essi.
Fibre optic / Fibra ottica: Le fibre ottiche sono le versioni più potenti di cavi telefonici. Esse possono essere utilizzare per inviare informazioni codificate in un fascio di luce attraverso un tubo di vetro o di plastica. Ogni filamento è meno di un decimo dello spessore di un capello umano, ma può trasportare dati equivalenti a 25.000 telefonate.
Emojis / Emoji: a chi non è capitato di usare o vedere una faccina sorridente in un messaggio di testo? Ecco, quell’icona è una emoji, fino a qualche tempo fa chiamata ’emoticon’. Con origine in Giappone, le emoji sono piccole immagini o caratteri usati per esprimere come ci sentiamo e quello che stiamo pensando.
Android: Android è il sistema operativo piu’ usato nei telefoni. Sviluppato da Google, si puo’ definire come il ‘cervello’ di uno smartphone. E’ il sistema che esegue le app e permette di fare quello che si fa abitualmente con il proprio smartphone.
On Demand: significa vedere uno show, un film o altro che non viene trasmesso ‘in diretta’. Avete mai registrato un programma televisivo e poi guardato in un secondo momento? Ecco questo è il significato di on-demand, qualcosa che guardi ‘quando vuoi’ e ‘dove vuoi’. Una volta le registrazioni erano su cassetta VHS, oggi sui decoder. On demand sono anche i contenuti fruiti attraverso lo streaming, come quelli di Netflix.
Tecnologia indossabile: I wearables sono i dispositivi che si indossano e che sono intelligenti, come gli smartwatch o i braccialetti che tracciano le calorie, quanto corriamo, quando e come dormiamo.
Bluetooth: è una connessione senza fili che mette in contatto due dispositivi, e permette per esempio di scambiare foto e messaggi con gli amici tra smartphone.
WiFi: è un collegamento senza fili che permette l’accesso ad internet. se a casa hai un notebook che non ha fili e navighi su internet, allora quel dispositivo è collegato al modem di casa (che distribuisce la rete ADSL o Fibra di casa) attraverso il WiFi. E’ sempre piu’ diffuso anche nei luoghi pubblici, per permettere un accesso ad internet veloce a banda larga.
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