Un rappresentante Samsung ha recentemente confermato che la società non rilascerà nuovi smartwatch basati sulla piattaforma Android Wear di Google.
Un paio di anni fa, in occasione della conferenza degli sviluppatori I/O 2014, Samsung ha presentato il Gear Live, il suo primo SmartWatch alimentato dalla piattaforma Android Wear. Il wearable è stato anche acquistabile attraverso il Google Store per un anno, prima che fosse tolto dal catalogo. Da allora, Samsung si è concentrata sulla propria piattaforma Tizen OS per tutti i suoi smartwatch successivi. E così sarà per i prossimi smartwatch che Samsung farà.
In una recente intervista con Fast Company, un dirigente di Samsung ha infatti confermato che la società non ha attualmente piani per fare nuovi smartwatch basati sulla piattaforma Android Wear di Google, e uno dei motivi di questa scelta è il fatto che Tizen OS è molto più efficiente rispetto a Android Wear.
Android Wear 2.0
http://www.pianetacellulare.it/Articoli/Smartwatch/42095_Android-Wear-20-cosa-porta-di-nuovo-su-quali-smartwatch-e-.php
Samsung ritiene che Tizen OS sia migliore di Android Wear, ma di fatto la piattaforma di Google riceve molto piu’ interesse da parte degli sviluppatori, e si sa che questi sono molto importanti perchè una piattaforma possa diventare popolare – nella scelta di un device incide molto la disponibilità di app. Lo dimostra il fallimento di Windows Phone, dovuto allo scarso interesse degli sviluppatori.
Samsung ha la speranza che la sua piattaforma Tizen permetterà di differenziare i propri smartwatch dal resto dei wearable concorrenti, proprio come Apple ha la sua piattaforma software WatchOS per il suo Apple Watch.
Google ha imposto maggiori restrizioni per i produttori di smartwatch quando si tratta di personalizzare la piattaforma Android Wear per i singoli dispositivi, ma a suo vantaggio riceve il supporto di tantissimi sviluppatori. Samsung avendo Tizen OS in sviluppo e gestendo anche i dispositivi che lancia sul mercato puo’ fare quello che vuole della sua piattaforma, adattandola ai propri interessi. C’è anche da evidenziare, tuttavia, che l’azienda ha anche bisogno di spendere un sacco di risorse nello sviluppo del software, cosa che non coinvolge invece altri produttori che scelgono Android Wear, il cui sviluppo è nelle mani di Google.
Gli ultimi smartwatch che Samsung ha lanciato non il Gear S2 e il Gear S2 Classic, due dispositivi alimentati da Tizen OS con display circolare sAMOLED, hardware di ultima generazione (per wearable), e un design ispirato agli orologi classici con la caratteristica esclusiva di una lunetta circolare rotante intorno al display che può essere utilizzata per navigare attraverso l’interfaccia utente.
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Samsung è prossima a lanciare il Samsung Gear Fit 2, un fitnessband che sarà rivolto agli sportivi che vogliono tracciare la propria attività fisica non dovendo rinunciare ad alcune funzioni da smartwatch come la ricezione di notifiche.
Samsung non si puo’ dire che non sta investendo nello sviluppo di smartwatch. Dopo essere stato, di fatto, il primo produttore ad introdurre sul mercato questa nuovi categoria di gadget tecnologici, la società ha brevettato una tecnologia per smartwatch in grado di proiettare l’interfaccia utente con cui poter interagire su una superficie piu’ grande di quella del solo display dell’orologio, come puo’ essere una parete oppure la mano o il braccio dello stesso utente.
Cosa ne pensate della strategia di Samsung di chiudere le porte ad Android Wear? Scriveteci nel box dei commenti qui sotto.
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