Prima o poi doveva succedere. Un gruppo di consumatori ha deciso di far causa a Samsung. Il motivo è presto spiegato: il colosso coreano non aggiorna la stragrande maggioranza dei propri smartphone.
Un software aggiornato, per esempio, porta con se nuove funzioni, ne migliora di vecchie, è compatibile con le ultime tecnologie e risolve i bug precedentemente esistenti. Per queste (e per altre) ragioni non è affatto male avere tra le mani un prodotto – smartphone o tablet che sia – che abbia un sistema operativo non obsoleto.
Il colosso coreano produce ogni anno un quantitativo smodato di telefoni, ma successivamente la stessa società non riesce a seguirli tutti in termini di aggiornamenti. I nuovi software arrivano quasi esclusivamente per i modelli più costosi, mentre tutti gli altri finiscono in dimenticatoio. Gli utenti si trovano pertanto costretti ad accontentarsi oppure, se sanno cavarsela in ambito informatico, si trovano costretti a scaricare e installare una ROM di terze parti – vedi la CyanogenMod.
La Dutch Consumers’ Association – l’associazione dei consumatori olandese – ha intentato causa nei confronti di Samsung, rea di non aver aggiornato nel corso degli ultimi due anni l’82% dei propri smartphone Android immessi sul mercato.
La DCA chiede una migliore copertura in questo senso per i dispositivi in vendita in Olanda e non solo: vuole anche che Samsung sia più trasparente, ossia che faccia sapere per quanto tempo un dispositivo sarà aggiornato dal momento di introduzione sul mercato ed entro quanto i consumatori si dovrebbero aspettare un aggiornamento.
"All’acquisto di un dispositivo Android di Samsung, ai clienti vengono date informazioni insufficienti in relazione al periodo di supporto per gli aggiornamenti software", afferma il direttore della DCA, Bart Combée. La richiesta dell’associazione pertanto è che "Samsung faccia pervenire informazioni chiare e non ambigue in relazione a questo. Inoltre Samsung per i suoi telefoni Android da troppe poche informazioni in merito alle vulnerabilità di sicurezza, come Stagefright". La DCA pertanto "chiede che Samsung faccia pervenire aggiornamenti ai propri telefoni".
La società sud coreana in realtà non è l’unica a non fornire aggiornamenti per i propri prodotti, tuttavia è finita nel mirino dell’associazione dei consumatori perchè detiene una considerevole fetta di mercato, pari all’80%.
La campagna che invita i produttori a fornire aggiornamenti software di sicurezza è cominciata a Luglio del 2015. Siccome nei mesi precedenti non è cambiato nulla, la DCA ha deciso di agire per vie legali. E’ da vedere se questa richiesta sia più "di facciata" o se porterà a un reale cambiamento nella politica di Samsung (che peraltro da molti anni produce numerosi smartphone, la stragrande maggioranza dei quali non ha un software Android aggiornato).
Il documento integrale, datato 18 Gennaio 2016, può essere letto in questa pagina.