Samsung oltre che per i propri prodotti potrebbe presto rifornire altri produttori di smartphone suoi lettori di impronte digitali.
L’azienda sudcoreana produce gia’ processori SoC, moduli RAM, memorie flash, pannelli display e altri componenti per smartphone che utilizza sia nei propri dispositivi, sia li realizza su commissione ad altri marchi. Fino ad oggi gli smartphone Samsung hanno integrato lettori di impronte digitali prodotti da Synaptics, soprattutto, forse la principale azienda statunitense specializzata nello sviluppo di lettori biometrici.
Secondo recenti indiscrezioni, tuttavia, Samsung sta lavorando sullo sviluppo di un proprio scanner di impronte digitali, almeno da un anno a questa parte. Ad occuparsene pare sia la stessa divisione della società responsabile dello sviluppo dei processori.
Se le indiscrezioni risulteranno vere, Samsung potrebbe iniziare ad utilizzare un lettore di impronte digitali proprietario gia’ il prossimo anno, forse nel Galaxy S8 atteso a fine febbraio o al piu’ tardi nel prossimo Galaxy Note 8. Successivamente Samsung potrebbe iniziare a rifornire anche altri produttori.
In via ufficiale Samsung non ha commentato le voci, quindi ancora non è sicuro che il produttore sta realmente sviluppando un lettore di impronte digitali.
Samsung ha a cuore la sicurezza per i propri clienti, e lo ha dimostrato attrezzando i suoi smartphone di fascia alta con caratteristiche come Knox e sensori di impronte digitali. Ma mentre tecnologie come KNOX sono presenti su gran parte dei recenti smartphone di Samsung, il lettore di impronte digitali viene limitato ai dispositivi di fascia piu’ alta. Il produttore sudcoreano vuole cambiare questo, dal momento che, secondo indiscrezioni, sta cercando di integrare il sensore anche su smartphone di fascia piu’ bassa insieme ad alcune altre caratteristiche per la sicurezza che ad oggi si trovano solo nei dispositivi piu’ costosi.
La sicurezza dovrebbero garantirla tutti i dispositivi, non è corretto che chi paga 700 euro per il Galaxy S6 possa godere di un maggiore livello di sicurezza dei propri dati rispetto a chi compra un Galaxy A5, per fare un esempio. Quindi buona l’iniziativa di Samsung, se sarà confermata.
Per entrare nel dettaglio della notizia, come riportato da Sammobile che ha citato un rapporto del Korea Herald, il produttore sudcoreano di smartphone sta progettando di rilasciare smartphone economici con funzionalità di smartphone di fascia alta come sensori di impronte digitali e Samsung Pay.
Per il momento non ci sono informazioni sul tempo di attesa prima di vedere sul mercato uno di questi device, ma si prevede che Samsung Pay sarà disponibile negli smartphone Samsung di nuova generazione di fascia media presto.
Uno dei principali ostacoli nel dotare i dispositivi di sensori biometrici resta comunque il prezzo di tali componenti, cosa che nella pratica rende difficile integrare il sensore su un telefono che commercialmente poi si vorrebbe far pagare meno di un centinaio di euro. Tuttavia, Samsung producendo in proprio i sensori riuscirebbe a ridurre il costo di tali componenti.
Sammobile ricorda che marchi cinesi come Huawei e Coolpad hanno già rilasciato smartphone economici con sensori di impronte digitali riuscendo a mantenere i prezzi bassi – ad esempio, il Coolpad Note 3 è stato lanciato in India ad un prezzo di soli 135 dollari.
Cosa ne pensate dell’idea di avere sensori biometrici anche sui telefoni piu’ economici? La trovate una caratteristica utile oppure no? Scriveteci nel box dei commenti qui sotto.