Negli ultimi anni i produttori di smartphone hanno un obiettivo da portare a termine ad ogni nuova generazione di device: fare un telefono che sia più sottile e ingombrante del precedente. iPhone è passato da uno spessore di 9.3mm (iPhone 4) a 7.6mm (iPhone 5) a 6.9mm (iPhone 6), mentre Samsung è passata da 8.0 (S3) a 7.0 (S4) a 6.8 (S6).
Non vi è dubbio, quindi, che gli smartphone in futuro saranno ancora più sottili, ma un corpo meno spesso ha meno capacità di contenere chip e altro hardware, e spesse volte bisogna sacrificare l’ampiezza della batteria. Bisogna quindi trovare nuovi metodi per fare prodotti più tecnologici senza però dover sacrificare dell’altro.
Da ora, Samsung Electronics in Corea potrà contare su un nuovo brevetto che è stato concesso in licenza al produttore sudcoreano. Zeno Gaburro, professore del dipartimento di Fisica dell’università di Trento, è tra gli inventori, con l’ateneo di Harvard, di un brevetto sulla diffusione della luce attraverso microantenne. "Lo spessore dei dispositivi, di pochi miliardesimi di metro rende possibili applicazioni dove lo spazio è prezioso, come nelle telecamere per cellulari" ha detto Gaburro.
Il brevetto, depositato nel 2011 ma solo nel 2015 dato in licenza a Samsung, servirà al produttore per provare a realizzare smartphone ultrapiatti.
Samsung applicherà il brevetto già al prossimo Galaxy S7? Diffile dirlo al momento.
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