Vi siete mai chiesti come sarebbe essere protagonisti del Grande Fratello? Bene, se siete possessori di uno SmartTV Samsung sappiate che il vostro televisore non vi sta proprio ‘guardando’, ma ascoltando sì.
E’ la conclusione a cui Chris Matyszczyk di cnet.com è giunto dopo la lettura di una piccola nota stampa rilasciata dalla società.
Al centro di tutto c’è la funzione di riconoscimento vocale, di vitale importanza per tutti coloro che odiano alzarsi dal divano per prendere il telecomando troppo distante.
La nota, individuata dal Daily Beast, informa che la società può raccogliere "comandi vocali da associare a testi in modo da poter fornire la funzionalità di riconoscimento vocale e valutare e migliorare le caratteristiche."
Questa frase può essere interpretata in vari modi. In pratica, la prima cosa che si intuisce è che il microfono che gli SmartTV (solo i modelli più recenti lo intergano) è in grado di registrare l’audio che cattura al fine di migliorare la comprensione delle parole dell’utente di volta in volta. E qui capiamo che Samsung cattura e conserva da qualche parte quello che il microfono registra.
Tuttavia, le seguenti parole della nota sono ancora più preoccupanti: "Si prega di essere consapevoli del fatto che se le parole pronunciate includono informazioni sensibili personali o altro, l’informazione sarà tra i dati acquisiti e trasmessi a terzi attraverso l’utilizzo del riconoscimento vocale."
L’autore dell’articolo di cnet.com ha quindi voluto contattare Samsung per chiedere chiarimenti di come la politica legata ai dati raccolti dal microfono degli SmartTV Samsung debba essere correttamente interpretata e che tipo di informazioni delle conversazioni personali potrebbero essere date ‘a terzi’.
Una portavoce Samsung ha quindi risposto: "Samsung prende la privacy dei consumatori molto seriamente. In tutta la nostra linea di Smart TV impieghiamo garanzie standard del settore della sicurezza, tra cui la crittografia dei dati, per garantire che le informazioni personali dei consumatori non vengano raccolti o utilizzati senza autorizzazione".
Ma chi ha il diritto di autorizzare che cosa?
Samsung Smart TV
Il portavoce di Samsung ha continuato a spiegare: "Qualora i consumatori abilitano la funzione di riconoscimento vocale, i dati voce servono a comporre comandi per la TV, o frasi di ricerca. Gli utenti possono facilmente riconoscere se la funzione di riconoscimento vocale è attiva, perché l’icona di un microfono appare sullo schermo."
Per quanto riguarda i soggetti indicati dall’informativa sulla privacy, Samsung ha spiegato questo: "Samsung non conserva i dati vocali o li vende a terzi. Se un consumatore acconsente e utilizza la funzione di riconoscimento vocale, i dati vocali sono forniti ad un terzo nel corso di una ricerca di comando vocale. Al momento, i dati vocali vengono inviati a un server, che ricerca il contenuto richiesto quindi restituisce il contenuto desiderato alla TV.".
Quindi, il fatto che il microfono catturi le conversazioni che ascolti è sì un rischio per la privacy ma possiamo dire ‘contenuto’. Samsung assicura di criptare i dati, ma sappiamo bene che questo non corrisponde all’assoluta sicurezza, in quanto il recente passato ci insegna che hacker anche non troppo esperti sono in grado di violare server anche di importanti aziende. Ciò non significa di disattivare il microfono del proprio SmartTv (se ne ha uno), ma di usare la funzione dell’interazione vocale con cautela. Ad esempio, è bene sapere che è possibile disattivare la raccolta di gran parte dell’audio e attivare invece solo una serie di comandi vocali già predefiniti. Tuttavia, "anche se Samsung non raccoglierà le parole, Samsung può ancora raccogliere le azioni associate e gli altri dati di utilizzo in modo da poter valutare le prestazioni della funzione e migliorarle."