Samsung ha spiegato come i dispositivi della serie Galaxy Z Flip sono stati protagonisti di un programma pilota presso i dipartimenti di polizia
Con un nuovo post pubblicato sul proprio blog, Samsung ha messo in evidenza come i suoi dispositivi della serie Galaxy Z Flip siano stati adottati dalle forze dell’ordine americane per lo svolgimento del proprio lavoro. La linea di dispositivi mobili pieghevoli faceva parte di un programma pilota presso la polizia della città di Kimberling e la polizia di Indian Point nel Missouri due anni fa per testare come l’elettronica potesse migliorare le operazioni quotidiane delle forze dell’ordine.
Secondo Samsung, il Galaxy Z Flip è stato il primo dispositivo pieghevole utilizzato dalla polizia come bodycam. Dopo la fine del programma pilota, altri due dipartimenti di polizia hanno deciso di utilizzare i dispositivi Flip come bodycam. Le soluzioni di questi test pilota verranno estese anche ad altri 25 dipartimenti di polizia metropolitana in cinque stati.
I dispositivi Flip utilizzati per i test di polizia sono stati personalizzati in collaborazione con Visual Labs, un’azienda che riutilizza i dispositivi mobili per utilizzarli come body e dash camera. Secondo Samsung, le modifiche, come la rimappatura del pulsante del volume per avviare la fotocamera, sono stati introdotti con l’obiettivo di rendere più semplice e veloce l’inizio della registrazione dei video.
Una recente inchiesta pubblicata da ProPublica e dal New York Times ha messo in evidenza come le politiche locali possano negare il valore positivo delle bodycam, ritardando o impedendo il rilascio dei filmati come mezzi di prova per dimostrare che qualcosa sia accaduto o meno.
Samsung non è l’unica azienda tecnologica i cui dispositivi sono stati adottati dalle forze dell’ordine per lo svolgimento del proprio lavoro. Le forze dell’ordine, attualmente, utilizzano tecnologie come il riconoscimento facciale e i droni per effettuare le operazioni di sorveglianza o identificazione di persone sospette. E in futuro si presume che l’Intelligenza Artificiale possa fornire ulteriori mezzi per supportate le inchieste e le attività di sorveglianza o di identificazione.
Presto anche le forze dell’ordine italiane potrebbero indossare delle divise dotate di telecamere, come ha avuto modo di spiegare qualche giorno fa il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni. Il governo Meloni, infatti, sta approntando un «emendamento del governo e della maggioranza per prevedere le bodycam a tutela degli operatori delle forze di polizia che mai si sottraggono e si sono sottratti a verità e trasparenza». Un sistema di sorveglianza che viene impiegato in ogni latitudine del mondo, mentre nel nostro paese le prescrizioni del Garante della Privacy ne hanno sempre frenato l’uso. In Italia è già stato sperimentato con successo su un migliaio di agenti, tra poliziotti e carabinieri.
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