Scopriamo insieme quali sono le differenze tra 4G e 5G: cosa c’è da sapere in merito a queste due tecnologie.
Conoscete le differenze che intercorrono tra 4G e 5G e come essi influiscano sulla stabilità e la qualità delle connessioni mobile? Facciamo chiarezza.
Cosa sono il 4G e il 5G
4G e 5G sono reti mobili che collegano il telefono a Internet: La “G” indica semplicemente la “generazione”. Come accade con la maggior parte delle tecnologie, il numero più grande indica la versione più recente di una particolare tecnologia.
La differenza essenziale tra 4G e 5G sta nella velocità. Un download che potrebbe richiedere 50 minuti su 4G può, invece, può essere completato in soli 5 minuti con 5G.
La velocità del 5G è, teoricamente, dieci volte più veloce del 4G. Le cose sono leggermente diverse nella realtà, però, in quanto le prestazioni del 5G possono essere influenzate da numerosi fattori, tra cui la potenza del segnale, la congestione e il dispositivo che si utilizza per connettersi alla rete.
Quali sono le differenze
Le due reti differiscono, in primis, per velocità di trasmissione dati: Il 4G, in ambienti favorevoli, offre una velocità di trasferimento dati di circa 100-200 Mbps, mentre il 5G consente di superare già oggi 1 Gbps.
La ridotta latenza abilita numerosi dispositivi, come il cloud gaming, dove tale caratteristica è fondamentale per ottenere un’esperienza ottimale, e l’IoT (Internet of Things), che comprende dispositivi come videosorveglianza, droni, auto a guida autonoma, ambulanze smart e semafori smart, i quali beneficiano delle potenzialità della rete cellulare.
Bisogna considerare – inoltre – anche la capacità di trasmissione dati, visto che la rete di quinta generazione impiega una banda più ampia per la trasmissione stessa. La differenza, inoltre, è presente anche sul piano della latenza: il 5G garantisce latenze inferiori di 30-50 volte rispetto alla rete di quarta generazione.
Le frequenze utilizzate da ambo le tecnologie
La rete di quinta generazione permette un aumento della densità di stazioni radio base, che – nei fatti – riduce la potenza emessa da ciascuna antenna, diminuendo – nel contempo – le dimensioni di ciascuna cella.
- L’installazione di un maggior numero di antenne non implica necessariamente un aumento delle radiazioni elettromagnetiche; al contrario, una maggiore densità riduce la potenza emessa;
- Da analizzare, poi, anche le frequenze utilizzate: la rete di quinta generazione in Italia sfrutta tre bande di frequenza (694-790 MHz, 3600-3800 MHz e 26,5-27,5 GHz) più elevate rispetto a quelle del 4G (800 MHz, 1800 MHz, 2600 MHz).
Un ultimo aspetto che delinea una differenza importante tra le due tipologie di reti mobile è il Beam Steering. Le stazioni radio base 5G sono in grado di modellare l’emissione elettromagnetica in base alle esigenze dei dispositivi con maggiore traffico.