C’era una volta il libro e una abitudine piuttosto diffusa, di leggere qualche pagina prima di addormentarsi.
L’abitudine si è poi trasformata nel corso del tempo, tramutando il caro e vecchio libro, in tablet Pc, smartphone o eBook Reader.
Molti italiani usano questi dispositivi poco prima di addormentarsi, leggendo qualche libro o navigando sui Social Network prima di chiudere la giornata.
Uno studio condotto dall’ospedale Brigham and Women’s Hospital di Boston, ha infatti evidenziato che l’utilizzo di dispositivi elettronici poco prima di addormentarsi, provoca numerosi problemi e disturbi nelle persone e potrebbe far perdere di qualità il sonno.
Il problema è dovuto alla particolare luce a onde corte emessa da questi dispositivi elettronici che interferisce pesantemente con alcune cellule presenti negli occhi, definite ganglionari retiniche, altamente fotosensibili che generano un sovracarico informativo nel cervello se colpite da una luce molto intensa, tipica dei tablet Pc, usati spesso in camera con luci spente.
La luce intensa, genera un vero e proprio stato di eccitamento di alcune aree nervose, interferendo cosi con il sonno.
Lo studio condotto da Boston, infatti, ha evidenziato che i pazienti che utilizzavano eBook o Tablet prima di addormentarsi, avevano molti più problemi ad entrare nella fase di sonno profondo, con cicli alterati e un maggior senso di stanchezza al risveglio.
L’alterazione era maggiore non solo verso pazienti che non leggevano nulla ma anche in quei pazienti che invece leggevano libri cartacei.
Secondo la ricerca, ancora in corso, le problematiche sarebbero dovuto alla luce e non all’attività di lettura in se.
Leggendo i diversi consigli per un riposo ottimale, troviamo però il consiglio di evitare letture e televisione poco prima di andare a dormire, in quanto sono attività totalmente artificiali rispetto ai nostri ritmi naturali, che rispecchiano ancora il ciclo naturale che vede l’alternanza tra giorno e notte, luce e buio.
Anche se da oltre 2 secoli disponiamo di fonti di luce artificiale, il nostro corpo resta quello sviluppato in migliaia di anni di evoluzione, con fasi attive e passive collegate alla disponibilità di luce solare.
Quante volte vi sarà capitato di assistere alla triste scena di una coppia, al bar, al ristorante o seduta sulla panchina, con entrambe le persone perse con lo sguardo nel proprio telefonino?
Personalmente, mi capita molto spesso di vedere questa situazioni oppure, ancora peggio, uno dei due assorbito interamente dallo smartphone con il partner tristemente abbandonato a se stesso.
Usare un tablet o uno smartphone in presenza del proprio partner, crea un muro invalicabile, in grado di bloccare le energie di coppia e quindi spegnere letteralmente il desiderio.
A parte quello di spaccargli il tablet sulla testa.
Uno studio condotto dall’Università di Cambridge, ha codificato e tradotto in numero, quello che appariva già ovvio.
L’invasione tecnologica e la cattiva abitudine di usare smartphone e tablet prima di dormire, a letteralmente ridotto l’intimità e la complicità di coppia, tanto che, per dare dei numeri, si è passati ad una media di 5 rapporti sessuali al mese nel 1990, ad appena 3 nel 2014.
Si tratta ovviamente di medie statistiche.
I dati inclusi nel report statistico do David Spiegelhalter, con libro al seguito “Sex by Numbers”, evidenziano come il web abbia abbattuto di un buon 20%, la media di rapporti sessuali tra i partner.
Sotto accusa, la fortissima riduzione della sfera privata e le continue interfernze di email, chat o messaggi nella vita di coppia.
Un consiglio? Quando siete con i vostri amici o il vostro partner, lasciate il telefono silenzioso nella tasca della vostra giacca, e pretendete altrettanto dal vostro partner. 20 anni fa il cellulare praticamente era inesistente e le persone sono nate, vissute e morte senza problemi. Fatevene una ragione.
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