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Vivo presenta la Video Imaging Technology Matrix

Il produttore di smartphone Vivo ha presentato le sue ultime novità nel campo dell’imaging mobile, a cui ha lavorato nel corso degli ultimi anni con l’obiettivo di migliorare l’aspetto del colore, gli scenari notturni, i ritratti, i contesti sportivi e le modalità video per offrire ai propri utenti di smartphone un’esperienza più professionale. Proprio in quest’ambito, il brand ha annunciato la "Video Imaging Technology Matrix", una sua nuova matrice tecnologica che copre la fotografia ottica e quella computazionale, progettata per rendere i propri prodotti più competitivi sul mercato.

In particolare, l’azienda ha messo a punto i nuovi moduli di tecnologia di imaging ‘Optical Sensing System‘, ‘Colour Restoration Engine‘ e ‘Accelerated Computing Engine‘ per consentire agli smartphone di registrare ed elaborare efficientemente le informazioni relative al colore, al tono e alla qualità dell’immagine, dal momento in cui la luce viene catturata fino allo scatto, come avviene per le apparecchiature professionali. Inoltre, il brand ha messo a punto una tecnologia di percezione ambientale per "consentire agli utenti di percepire l’ambiente circostante con gli occhi dei fotografi professionisti", dandogli modo di "riconoscere la temperatura di colore della scena, l’illuminazione e altre informazioni utili che permettono di visualizzare automaticamente il modo migliore per catturare immagini".

Il sensore di nuova generazione, grazie anche alla tecnologia VCS Bionic Spectrum progettata per garantire un migliore controllo del rumore dell’immagine e della resa cromatica, secondo il produttore è in grado di migliorare il rapporto segnale-rumore del 20% e la resa cromatica del 15% rispetto al sensore IMX866 della generazione precedente.

Per migliorare i ritratti e le scene notturna, l’azienda ha progettato i due nuovi sistemi ‘Hyper-Sense Portrait System’ e il ‘Vast-Sky Night System’. Il primo fornisce un pacchetto di soluzioni per la fotografia ritrattistica che, grazie ad un algoritmo proprietario, è in grado di percepire le caratteristiche del ritratto ottimizzando i dettagli del soggetto a livello di micron. Il secondo, invece, fa affidamento su un algoritmo AI proprietario e su un sensore ottico potenziato per ottimizzare la sensibilità fotografica del 100%, con ISO fino a 102400 – permettendo così, per esempio, di scattare direttamente con lo smartphone foto a lunga esposizione di un cielo stellato notturno, anche senza treppiedi o stabilizzatore.

A livello hardware, il più recente imaging chipset personalizzato di Vivo utilizza l’architettura AI-ISP, con un circuito MAC a 10-bit personalizzato per ridurre la latenza di inferenza e migliorare l’efficienza energetica. Include tre aggiornamenti delle unità personalizzate: dell’unità di memoria on-chip, per raggiungere una velocità di trasmissione dei dati di 1,3 trilioni di bit al secondo e garantire una maggiore potenza di calcolo; dell’unità di calcolo AI, per un maggiore rapporto di efficienza energetica (con picco DLA di 16,3 trilioni di operazioni per watt); e dell’unità di elaborazione delle immagini, per migliorare gli effetti degli algoritmi sulla riduzione del rumore AI-NR, la fusione dei toni HDR e l’interpolazione dei fotogrammi MEMC. L’azienda ha anche presentato il prossimo sensore CMOS proprietario di dimensioni maggiori pensato per i prodotti di prossima generazione, con capacità di sensibilità alla luce superiore del 77% rispetto al GNV.

La aggiornata tecnologia di elaborazione dei ritratti agisce rendendo l’aspetto della pelle più naturale, mantenendo il senso della tridimensionalità dei cinque sensi, elaborando l’integrazione di persone e ambiente a livello di tono, colore, luminosità e sfocatura. Per migliorare l’acquisizione video e in particolare la resa dell’atmosfera di luci e ombre, l’azienda ha semplificato la modalità LOG e il processo di miscelazione dei colori in post-produzione, sviluppando la registrazione e la visualizzazione di video standard HDR con metadati dinamici, supportando uno spazio colore BT.2020 più ampio, una profondità di colore di 10bit e 1,07 miliardi di colori.

Vivo non ha fatto tutto da sola, ha lavorato al fianco con ZEISS con cui nel 2020 ha stretto una partnership globale per l’imaging. Sulla base della collaborazione nel campo della tecnologia di imaging ottico, i due partner intendono sviluppare in futuro ulteriormente gli standard di qualità ottica per l’imaging mobile ed esplorare la miniaturizzazione del modulo della fotocamera.

Simone Ziggiotto

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