La transizione ecologica verso la decarbonizzazione nel mondo dei trasporti viaggia veloce e dal circuito sperimentale "Arena del Futuro", situato lungo l’autostrada A35 Brebemi, si guarda già a progetti di sviluppo concreti all’interno di infrastrutture strategiche nazionali ed internazionali.
A Chiari (Bs) è stata presentata lo scorso 10 giugno, da parte del Presidente di A35 Brebemi Francesco Bettoni e dai partner di progetto, alla presenza del Ministro della Repubblica Mariastella Gelmini, la tecnologia di ricarica ad induzione per auto elettriche o DWPT (Dynamic Wireless Power Transfer), testata ormai in diverse parti nel mondo, la quale permette ai veicoli elettrici di ricaricarsi viaggiando su corsie dedicate, grazie ad un sistema di spire posizionate sotto l’asfalto che trasferiscono direttamente l’energia necessaria ai mezzi (auto, camion, bus).
Il progetto pilota italiano è coordinato da A35 Brebemi e Aleatica, operatore globale di infrastrutture di trasporto specializzato in soluzioni di mobilità sostenibili, è quello allo stadio più avanzato di sperimentazione e vede cooperare diverse aziende – ABB, Electreon, IVECO, IVECO BUS, Mapei, Pizzarotti, Politecnico di Milano, Prysmian, Stellantis, TIM, FIAMM Energy Technology, Università Roma Tre, Università di Parma, Vigili del Fuoco e Ministero dell’Interno – Polizia Stradale – per fare in modo che i diversi elementi del sistema possano interagire tra loro – quali asfalto, centraline, cavi, veicoli elettrici e connettività 5G.
Circuito3 Arena del Futuro
Nelle scorse settimane, è stato presentato dagli esperti coinvolti dal MIMS (Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili) nell’ambito della “Struttura per la transizione ecologica della mobilità e delle infrastrutture” (STEMI) il documento denominato “Decarbonizzare i trasporti, evidenze scientifiche e proposte di policy” nel quale si riporta che la tecnologica della ricarica ad induzione può essere una delle possibili soluzioni concrete verso gli obiettivi prefissati, alla luce dell’attuale discussione in sede di Consiglio europeo del Pacchetto Fit for 55, presentato dalla Commissione europea in attuazione della strategia del Green Deal.
"Nel percorso verso la decarbonizzazione dei trasporti attraverso la mobilità elettrica, a fronte di criticità legate alla vita e all’ingombro delle batterie, la ricarica ad induzione può contribuire ad una transizione verso modelli di mobilità sostenibile che migliorino ulteriormente l’esperienza sul campo degli utenti" si legge nel comunicato di TIM.
Le ricerche stanno evidenziando, in particolare all’interno del progetto italiano “Arena del Futuro”, diversi vantaggi della tecnologia di ricarica ad induzione DWPT: una maggior efficienza energetica del veicolo grazie alla ricarica in viaggio, una riduzione del volume delle batterie nei veicoli senza impattare sulla capacità di carico merci e persone, un aumento della vita media della batteria stessa grazie al fatto che si eviterebbero picchi di ricarica perché verrebbe alimentata ad intervalli durante il giorno. Da quanto si apprende, il sistema a regime potrà contribuire a migliorare la qualità del viaggio dell’utente, grazie a una riduzione dei tempi di sosta per ricarica legata alla combinazione ottimale tra diversi sistemi di ricarica.
Obiettivi raggiungibili anche grazie alle tecnologie offerte dal 5G e dalle soluzioni applicative basate sull’Intelligenza Artificiale, che secondo TIM faciliteranno lo scambio di informazioni tra il veicolo e le piattaforme di gestione, aumentando la sicurezza stradale e l’efficienza degli spostamenti.
La tecnologia DWPT, nelle sue variabili di induzione dinamica e statica, è già di interesse per possibili immediati sviluppi a livello commerciale in Italia e all’estero, anche per l’impiego all’interno di infrastrutture come porti, aeroporti e parcheggi.
image credit: Bamsphoto Rodella; Presidenza Brebemi / courtesy of TIM