In Italia, l’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) ha concluso, in data 16 novembre 2021, l’istruttoria avviata nei confronti delle società dei gruppi Apple Inc. e Amazon.com Inc. riguardante le restrizioni all’accesso nel marketplace Amazon.it da parte di rivenditori legittimi di prodotti a marchio Apple e Beats “genuini”.
Soono state accertate, grazie all’istruttoria, che alcune clausole contrattuali di un accordo stipulato in data 31 ottobre 2018 violano l’art. 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, in particolare le clausole che vietavano ai rivenditori ufficiali e non ufficiali di prodotti Apple e Beats di utilizzare Amazon.it, permettendo la vendita dei prodotti Apple e Beats in tale marketplace solo ad Amazon e a taluni soggetti scelti singolarmente e in modo discriminatorio.
Nell’istruttoria si è riconosciuta la volontà di "introdurre una restrizione meramente quantitativa del numero di rivenditori, permettendo solo ad Amazon e a taluni soggetti, individuati in modo discriminatorio, di operare su Amazon.it", riporta l’AGCM, secondo cui le clausole dell’accordo "hanno altresì limitato le vendite transfrontaliere, in quanto si è operata una discriminazione dei rivenditori su base geografica". Le restrizioni dell’accordo "si sono riflesse sul livello degli sconti praticati dai soggetti terzi su Amazon.it, diminuendone l’entità" aggiunge l’Autorità italiana.
Considerato che Amazon.it rappresenta il luogo di e-commerce dove si effettua almeno il 70% degli acquisti di prodotti di elettronica di consumo in Italia, di cui almeno il 40% è rappresentato da rivenditori che utilizzano Amazon come piattaforma di intermediazione, per l’Agcm "la restrittività di tali condotte appare confermata" ed è quindi "fondamentale che l’applicazione delle regole di concorrenza assicurino un level playing field per tutti i rivenditori che utilizzano i marketplace come luogo sempre più rilevante per lo svolgimento della propria attività commerciale, soprattutto nel contesto odierno, evitando la realizzazione di condotte discriminatorie che restringono la concorrenza". L’Autorità ha quindi riconosciuto, in linea con la giurisprudenza della Corte di giustizia UE, la necessità che "i sistemi di distribuzione, al fine di essere compatibili con le regole sulla concorrenza, si basino su criteri di natura qualitativa, non discriminatori e applicati indistintamente a tutti i potenziali rivenditori".
L’AGCM in Italia è stata capofila in tale azione e, grazie al suo intervento e alla collaborazione prestata, le autorità nazionali di concorrenza della Germania e della Spagna hanno successivamente avviato analoghi procedimenti.
In conclusione, l’AGCM ha deciso di sanzionare per 68,7 milioni di euro le società del gruppo Amazon e per 134,5 milioni di euro alle società del gruppo Apple e ha intimato a tali società di porre fine alle restrizioni, permettendo l’accesso ad Amazon.it ai rivenditori di prodotti Apple e Beats ‘genuini’ senza più discriminazioni.
Le società del ‘gruppo Apple’ a cui l’Agcm fa riferimento sono:
– "Apple Inc.", società di diritto statunitense, con sede in Cupertino, California, a capo dell’omonimo gruppo attivo nella progettazione, produzione e commercializzazione di dispositivi per la comunicazione mobile e multimediale, personal computer e dispositivi audiovideo con i marchi Apple e Beats1, nonché nella vendita di una ampia gamma di software, servizi, periferiche e soluzioni di networkingcorrelate e, ancora, di applicazioni e contenuti digitali di soggetti terzi,
– "Apple Distribution International Ltd.", con sede in Cork, Irlanda è una società indirettamente controllata da Apple Inc., responsabile delle vendite e della distribuzione in Europa. La gestisce l’Apple Online Store, l’app mobile Apple Store e il Centro Contatti Apple,
– "Apple Sales International", società indirettamente controllata da Apple Inc., costituita in Irlanda. Apple Sales International era responsabile della vendita e della distribuzione in Europa prima del 2012 e al momento non svolge alcuna attività commerciale),
– "Apple Italia S.r.l." ,società controllata direttamente da Apple Inc., costituita in Italia, che fornisce supporto alle vendite e servizi di marketing ad Apple Distribution International Ltd. per l’Italia,
– "Apple Retail Italia S.r.l.", società controllata direttamente da Apple Inc., costituita in Italia, che è responsabile della gestione dei punti vendita al dettaglio Apple in Italia.
Le società del ‘gruppo Amazon’ a cui l’Agcm fa riferimento sono:
– "Amazon.com Inc.", impresa attiva nel commercio elettronico e nell’erogazione di ulteriori servizi di information and communication technologies, con sede a Seattle nello stato di Washington. Amazon.com Inc. opera in Italia anche attraverso le società Amazon Services Europe S.à r.l., Amazon Europe Core S.à r.l., Amazon EU S.à r.l e Amazon Italia Services S.r.l. Il fatturato globale realizzato dal gruppo Amazon.com Inc. nell’esercizio 2020 è di circa 319,06 miliardi di Euro,
– "Amazon Services Europe S.à r.l.", la società di diritto lussemburghese che si occupa della gestione del marketplace Amazon.com e dei cinque marketplace nazionali attivi in Europa, nonché dei servizi di intermediazione alla vendita sui marketplace Amazon,
– "Amazon Europe Core S.à r.l.", la società di diritto lussemburghese responsabile della gestione dei siti Web dei negozi europei di Amazon, ed è titolare del dominio internet www.amazon.it,
– "Amazon EU S.à r.l.", attiva nella vendita diretta di prodotti di varia natura, acquisiti dai fornitori, nei marketplace Amazon in Europa, compreso il marketplace italiano,
– "Amazon Italia Services S.r.l., la società di diritto italiano, con sede a Milano, avente quale oggetto sociale la prestazione di servizi di assistenza e di supporto di natura amministrativa, contabile, finanziaria, tecnica e organizzativa, a sostegno delle attività di marketing e merchandising del gruppo Amazon e, in particolare di Amazon-EU e Amazon.
Il testo integrale del provvedimento #I842 dell’Agcm è disponibile su agcm.it