VVC H.266, pronto il successore di HEVC per streaming che consumano molta meno banda

Fino al 50 per cento di risparmio di banda garantendo la stessa qualità  di immagine rispetto al codec predecessore HEVC-H.265: Versatile Video Coding (VVC) é molto promettente.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

E’ stato finalizzato il Versatile Video Coding (VVC), un nuovo e potente standard di compressione video noto anche come H.266, MPEG-I Part 3 e Future Video Coding (FVC). L’annuncio è stato fatto il 6 luglio 2020 da Fraunhofer HHI ma il lavoro è del Joint Video Experts Team (JVET), un team creato nell’ottobre 2015 e di cui sono partner Apple, Ericsson, Intel, Huawei, Microsoft, Qualcomm e Sony. VVC-H.266 va a succedere la codifica video ad alta efficienza H.265/HEVC (High Efficiency Video Coding).

Fraunhofer HHI annuncia su Twitter la finalizzazione dello standard Versatile Video Coding (VVC)

La cronologia del progetto H.266 / VVC può essere riassunta come segue:
• Fase di esplorazione: Ottobre 2015 – ottobre 2017
• Invito congiunto a presentare proposte (Joint Call for Proposals / CfP): Ottobre 2017 – aprile 2018
• Fase di sviluppo: Aprile 2018 – luglio 2020
• Standard finale (versione 1): Luglio 2020

VVC è stato progettato da zero per essere sia efficiente che versatile per soddisfare le esigenze dei media di oggi. Tra le caratteristiche principali di VVC, segnaliamo la riduzione fino al 50% del bitrate rispetto allo standard predecessore H.265/HEVC necessario a garantire una paragonabile qualità di immagine. Questo significa che se per vedere un video in streaming in alta qualità venivano richiesto (esempio) 10Mbps, VVC con 5Mbps promette la stessa qualità video. Inoltre, VVC è versatile, in quanto offre una codifica efficiente per una vasta gamma di contenuti e applicazioni video. Il codec VVC può essere applicato sia a video in risoluzione standard ma anche in altissima risoluzione fino a 8K o anche più, oltre che con alta gamma dinamica di colori (HDR) e con video a 360 gradi. Inoltre, può essere utilizzato nelle esperienze di gaming in cui più giocatori condividono il proprio schermo di gioco.

Vantaggi e caratteristiche di Versatile Video Coding (VVC)

Adesso che lo standard è stato definito possiamo aspettarci che i big della tecnologia inizieranno ad adottarlo nei loro servizi e prodotti, così gli utenti finali – noi consumatori – potremo iniziare a beneficiarne per la fruizione dei contenuti video, soprattutto in streaming su smartphone e computer. Tra quanto tempo non lo sappiamo, e resta da vedere se solo ‘nuovi dispositivi’ potranno avere il supporto per  H.266/VVC oppure anche dispositivi esistenti con hardware di ultima generazione tramite un semplice aggiornamento del software. 

Una cosa è sembra certa (ma mai dire ‘mai’, ndr): Youtube non supproterà H.266/VVC, non avendo mai supportato  HEVC-H.265. Youtube sta lavorando, assieme con altri partner, allo sviluppo del codec video AV1 promettendo uno streaming in HD ottimizzato con un risparmio di dati grazie "all’elevata capacità di compressione del codec video AV1", considerato migliore rispetto a HEVC-H.265.  Youtube ha iniziato ad utilizzare AV1 pochi mesi fa nella sua app per Android TV, da più tempo in Youtube nel browser web Chrome. Netflix ha iniziato a testare AV1 su Android all’inizio di quest’anno. Possiamo presumere che Apple e Netflix saranno tra le prime aziende che faranno uso di H.266/VVC nelle proprie piattaforme di streaming.

Video della presentazione del Versatile Video Coding (VVC)

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