Il CEO di Huawei, Ren Zhengfei, ha dichiarato che si aspetta che la situazione con gli Stati Uniti che sta coinvolgendo la società – il ban del marchio attualmente sospeso fino ad agosto – provocherà un calo delle entrate della società di miliardi di dollari. E’ quanto riportato da Reuters.
Da quanto si apprende, la società cinese si aspetta che le sue entrate scenderanno a 100 miliardi di dollari quest’anno, rispetto a circa 104 miliardi di dollari nello stesso periodo dell’anno scorso. Un calo di poco conto guardando allo scorso anno, ma abbastanza importante se si considera che prima di tutto questo Huawei aveva previsto ricavi per 125/130 miliardi di dollari nel periodo.
"Non ci aspettavamo che [l’amministrazione Trump] ci attaccasse su così tanti aspetti", ha detto Ren, che aveva inizialmente accettato quasi come fosse una sfida la decisione dell’amministrazione Trump di impedire alle aziende statunitensi di vendere i loro prodotti e servizi alla società cinese, lasciando intendere che Huawei fosse preparata a questo scenario attraverso dei piani alternativi in sviluppo per superare il divieto.
"La valutazione al ribasso di Ren è una sorpresa dopo settimane di commenti provocatori da parte dei dirigenti dell’azienda che ritenevano Huawei tecnologicamente autosufficiente" si legge su Reuters. Tuttavia, sviluppi, a questo punto inaspettati, hanno preso il sopravvento, a partire dalla decisione di Google di sospendere la licenza di Android alla società, con conseguenze che abbiamo già descritto. Lo stesso vale anche per produttori di chip e altri componenti che non potranno piu’ vendere prodotti ad Huawei. Tutte limitazioni che, secondo Ren, porteranno ad un calo delle spedizioni internazionali di smartphone Huawei del 40%, con una ripresa che potrebbe arrivare non prima del 2021. Bloomberg ha riferito nei giorni scorsi che Huawei si stava preparando per un calo tra il 40% e il 60% delle spedizioni internazionali di suoi smartphone.
Come riferito da Reuters, Huawei sarebbe anche pronta, entro i prossimi nove mesi, a lanciare i suoi nuovi smartphone con il suo sistema operativo proprietario chiamato Hongmeng, che è in fase di test, per non utilizzare una versione di Android senza i servizi e prodotti di Google e senza l’accesso al Play Store. Tuttavia, i fornitori cinesi di chip e altri componenti non sarebbero ancora pronti per aumentare la produzione e soddisfare le richieste di Huawei di altre aziende.
Il Presidente degli USA Trump ha dichiarato pubblicamente che riconsidererà la presenza di Huawei nella lista nera delle aziende bloccate se si riuscirà a concludere un accordo commerciale e, a quel punto, Huawei potrebbe continuare a lanciare dispositivi Android con licenza come fatto fino ad ora, lasciandosi alle spalle diverse preoccupazioni. Questo solleva una questione: se il divieto è stato stabilito con l’accusa che i prodotti di Huawei sono un "rischio per la sicurezza nazionale" come puo’ un accordo commerciale mettere le cose a posto?
Importante notare che Ren ha detto che Huawei non intende tagliare le spese per la ricerca e lo sviluppo, e non di saranno licenziamenti su larga scala, nonostante il previsto calo delle entrate della società nei prossimi mesi.