Al keynote "The Ultimate Power of Mobile AI" di Huawei a IFA tenuto il 31 agosto, Richard Yu, CEO Huawei Consumer Business Group, ha presentato il Kirin 980, il sistema su chip (SoC) che destinato ad alimentare i prossimi dispositivi top di gamma di Huawei. E’ il SoC successore del Kirin 970, annunciato lo scorso anno come il primo chipset con un’unita di calcolo neurale. Il Kirin 980, dotato di CPU, GPU e Dual NPU rinnovate, ha due primati: è il primo SoC commerciale prodotto con processo da 7nm della Taiwan Semiconductor Manufacturer Company (TSMC) ed è anche il primo SoC ad integrare i core basati Cortex-A76, il 75% più potenti e il 58% più efficienti rispetto ai precedenti.
Il chip Kirin 970 ha debuttato sul mercato all’interno degli smartphone Mate 10 e Mate 10 pro di Huawei, che sono stati presentati il 16 ottobre, quindi dopo oltre un mese rispetto la presentazione del SoC. Huawei a IFA 2018 ha svelato Kirin 980 e piu’ tardi nel mese di ottobre presenterà il suo primo smartphone che sarà alimentato dal nuovo processore, il Mate 20.
Kirin 980 grazie alla tecnologia 7nm raggruppa 6,9 miliardi di transistor in 1 centimetro quadrato – potenza aumentata di 1,6 volte rispetto al predecessore Kirin 970 – e se paragonata al processo da 10nm offre prestazioni migliorate del 20% e un’autonomia ottimizzata del 40%.
Per Kirin 980 Huawei propone un sottosistema di CPU con tecnologia Flex-Scheduling che crea un’architettura di efficienza energetica a 3 livelli che comprende una CPU composta da due “super big” core basati su Cortex-A76, due “big” core basati su Cortex-A76 e quattro “little” core basati su Cortex-A55. Secondo Huawei, questa soluzione di CPU 2+2+4 consente ai core ad alte prestazioni di gestire carichi di lavoro intensi subito, ai core ad alta efficienza di fornire prestazioni durature e ai core ad ultra-efficienza di affrontare le attività quotidiane con efficienza energetica superiore.
Kirin 980 offre anche una velocità di clock massima superiore rispetto a quella di Kirin 970 per garantire tempi di avvio delle app più rapidi, multi-tasking potenziato e un’esperienza più fluida di utilizzo del device che alimenta il SoC.
Riguardo la grafica, Kirin 980 propone la GPU Mali-G76 con elaborazione grafica superiore del 46% e un’efficienza energetica migliorata del 178% rispetto alla generazione precedente. Mali-G76 ha una tecnologia di clock boosting che fa uso dell’intelligenza artificiale per identificare in maniera intelligente i carichi di lavoro di gioco e regolare l’allocazione delle risorse per le migliori prestazioni durante il gaming.
Kirin 980 ha una doppia Neural Processing Unit (NPU) per offrire una maggiore potenza di elaborazione e intelligenza. Si puo’ sfruttare, ad esempio, per il riconoscimento delle immagini piu’ rapido (fino a 4.500 immagini al minuto, con un incremento del 120% rispetto a Kirin 970).
Kirin 980 supporta, inoltre, i comuni framework AI come Caffe, Tensorflow e Tensorflow Lite.
Huawei ha integrato nel Kirin 980 il suo ISP di quarta generazione che, oltre ad un aumento del 46% del flusso di dati rispetto al suo predecessore, offre anche un migliore supporto per le configurazioni multi-camera, oltre ad una nuova tecnologia di riproduzione dei colori in HDR capace di modificare il contrasto delle immagini per evidenziare gli oggetti in diversi punti di un’immagine. Sempre in tema di ISP, Kirin 980 utilizza Multi-pass per ridurre il rumore rimuovendo gli artefatti senza cancellare i dettagli dell’immagine mentre è stato migliorato il monitoraggio del movimento per un riconoscimento del soggetto con una precisione del 97,4%. Infine, Kirin 980 adotta una nuova pipeline dedicata all’elaborazione dell’acquisizione video.
Per la connettività, Kirin 980 integra un modem che supporta LTE Cat.21 con una velocità di download massima di 1,4 Gbps e l’aggregazione degli operatori, anche tra bande di frequenza, per garantire l’accesso alla rete in gran parte del mondo.
Huawei ha annunciato che il primo device alimentato da Kirin 980 sarà della sua serie Mate e arriverà in ottobre (non lo ha dichiarato il produttore ma già sappiamo che sarà il Mate20).
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