Il telefono risulta essere stato venduto in 20mila unità al suo prezzo di lancio nello scorso agosto di 699 dollari, poi quando la società ha abbassato il prezzo in ottobre di 200 dollari è riuscita ad aumentare le vendite per arrivare ad un totale oggi stimato a 150mila di unità vendute. Cifre piccole se si considera comunque che il telefono è stato lanciato da una startup. Da alcuni mesi il team di ingegneri di Essential, nel frattempo, starebbe lavorando ad un dispositivo per la casa intelligente.

Andy Rubin, co-fondatore di Essential, ha commentato su Twitter le indiscrezioni circa le presunte trattative in corso per la vendita della sua azienda e la fine dello sviluppo di un Essential Phone di seconda generazione, confermando per il momento solo che un Essential Phone 2 non ci sarà: "Abbiamo sempre più prodotti in fase di sviluppo allo stesso tempo e accettiamo di annullarne alcuni in favore di quelli che pensiamo saranno più grandi successi. Stiamo investendo tutti i nostri sforzi verso il nostro futuro, prodotti rivoluzionari, che includono dispositivi mobili e domestici."

Riguardo la possibile vendita della società, anche se Rubin non ha confermato nè smentito questa voce, il sito The Information ha riportato di avere ottenuto un messaggio di posta elettronica interno alla societò secondo il quale Essential è alla ricera di raccogliere fondi.

Lo smartphone Essential è stato progettato con hardware e tecnologie di ultima generazione, per cui il motivo dello scarso successo potrebbe essere il fatto che è arrivato da un marchio nuovo, ed è logico che i consumatori quando devono decidere quale smartphone andare ad acquistare puntano su un marchio noto e di cui si possono fidare. Ad ogni modo, l’Essential Phone offre un display da 5.71 pollici di risoluzione QHD (1312×2560 pixel) con rapporto di aspetto 19:10, 500 nits di luminosità, contrasto 1:1000 e tecnologia CGS/LTPS. Essential monta quattro microfoni con cancellazione del rumore, mentre la fotocamera posteriore ha una configurazione dual camera con due sensori da 13MP (un sensore monocromatico, l’altro cattura a colori RGB) con "tecnologia di fusione di immagini", apertura F1.85, autofocus ibrido a rilevazione di fase con IR. La fotocamera frontale è da 8MP F2.0. Essential viene alimentato da una batteria da 3040mAh e dal chipset Qualcomm Snapdragon 835 (Octa-core Kryo 280, CPU Quad-core 2.45GHz + CPU Quad-core 1.9GHz; 64 bit, 10nm) con GPU Adreno 540 64bit a 710MHz, 4 GB di RAM. Lo storage ammonta a 128GB ed è di tipo UFS 2.1 mentre la connettività comprende Bluetooth 5.0 LE, WiFi 802.11a/b/g/n/ac con MIMO, NFC, USB Type-C e GPS con Glonass. A rendere particolare l’Essential è che il telefono è modulare: ci sono due fori sulla parte posteriore nei quali si possono fissare accessori come la fotocamera ‘Camera 360’ capace di catturare video sferici in Ultra HD a risoluzione 3840×1920 pixel a 30fps o una Docking station con pack batteria per la ricarica del dispositivo.

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Essential, la società creata dal co-fondatore di Android Andy Rubin, ha lanciato nell’Estate scorsa il suo primo smartphone, un telefono modulare con fotocamera 360 opzionale chiamato semplicemente Essential. Probabilmente a causa delle scarse vendite, non ci sarà un Essential di seconda generazione. Stando a quanto riportato da piu’ fonti, infatti, la società aveva iniziato a lavorare su un modello successore di Essential ma i piani sono stati cancellati. Inoltre, hanno riportato Bloomberg e il The Information, la società potrebbe essere in vendita o comunque alla ricerca di raccogliere dei fondi per concentrarsi sullo sviluppo di altri tipi di prodotti.

“Le discussioni in corso si concentrano sulla vendita dell’intera azienda, incluso il suo portafoglio brevettuale, i prodotti hardware come lo smartphone originale, un imminente dispositivo di intelligente per la casa e un accessorio per la fotocamera per il telefono” avrebbe detto la fonte citata da Bloomberg che ha voluto restare anonima, aggiungendo che “Il talento ingegneristico di Essential, che include assunzioni da Apple Inc. e Google di Alphabet Inc., potrebbe essere parte di un accordo” e che comunque “la società non ha ancora preso una decisione definitiva su una vendita”.