Nonostante solo il 5,8% degli utenti italiani accede a Twitter per informarsi, si legge nel Rapporto che la piattaforma di microblogging è ancora un riferimento importante per politici, giornalisti e influencer di vario genere, con cui i cittadini possono entrare in contatto per rimanere aggiornati sulle loro attivita. E’ possibile accedere alle notizie seguendo gli account di fonti informative (ad esempio, di quotidiani), giornalisti e altri personaggi di cui diventano follower, o anche attraverso i retweet di altri account, appartenenti ad amici e conoscenti, che condividono notizie.
Su Facebook, il principale social network in Italia, viene utilizzato per informarsi dal 30% dei cittadini italiani. In Facebook gli utenti possono trovare notizie o, piu probabilmente, imbattersi in esse in maniera incidentale, attraverso molteplici fonti: pagine di quotidiani, pagine native Facebook, link a notizie condivisi da amici con relativi commenti e discussione. In tutti questi casi, per visualizzare nella propria news feed questi contenuti, l’utente deve seguire (mettendo un like/mi piace) le pagine citate o essere amico di utenti che condividono quelle notizie. In altri casi (articoli sponsorizzati), basta che l’utente sia nel target individuato dalla pagina/editore per trovare sul proprio News Feed quelle notizie ‘pagate’ dall’inserzionista per essere viste.
Se Facebook ha consentito l’ingresso nel circuito dell’informazione di fonti non professionali, Instagram ha segnato l’ingresso della componente visuale nel panorama informativo. Il 36% dei giornalisti italiani ha dichiarato di utilizzare Instagram nel 2016 (AGCOM, Osservatorio sul Giornalismo – II edizione, op.cit.).
Le piattaforme e i portali di aggregazione di notizie, come Google News, sono altre fonti di informazione per gli utenti italiani, visto che il 16,4% dei cittadini dichiara di utilizzarli a tale scopo.
L’Agcom nel suo rapporto segnala anche la sempre maggior presenza di video caricati su YouTube per informare, tanto che l’11,2% degli utenti che consultano la piattaforma video di Google per scopi informativi.
Il rapporto completo dell’Agcom sul consumo di informazione in Italia con tutti i dati potete leggerlo qui sotto.
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I mezzi di comunicazione sono la fonte primaria a cui i cittadini si rivolgono per avere informazioni ma anche per maturare orientamenti utili alle scelte politiche, con i media che risultano essere molto importanti a livello sociale e possono influire su aspetti primari della vita democratica. Stando al rapporto sul consumo di informazione in Italia nel 2017 pubblicato il 19 febbraio 2018 dall’Agcom – l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – che fotografa le nuove tendenze del consumo di informazione da parte dei cittadini italiani, con specifica attenzione al ruolo delle piattaforme online e all’utilizzo dei mezzi di comunicazione per informarsi sulle scelte politico-elettorali, la quasi totalità della popolazione italiana accede ai mezzi di comunicazione anche al fine di informarsi e oltre l’80% dei cittadini accede all’informazione tutti i giorni. Solo la televisione resiste ancora come mezzo dotato di un suo bacino (circa l’8% della popolazione) di utenza esclusiva, mentre appena il 5% degli italiani non si informa attraverso i mezzi di comunicazione di massa.
La televisione si conferma come il mezzo utilizzato dagli italiani per restare informati, sia per frequenza di accesso anche a scopo informativo, sia per importanza e attendibilità percepite. I quotidiani vengono consultati per informarsi tutti i giorni da meno del 20% di individui, mentre la crescita piu’ grande è quella del mezzo Internet: sempre più persone utilizzano questo mezzo anche per informarsi mentre oltre un quarto della popolazione lo considera come il mezzo più importante per informarsi.
Tuttavia, l’attendibilità percepita delle fonti informative online rimane mediamente inferiore rispetto all’affidabilità riscontrata per le fonti tradizionali. Stiamo infatti vivendo un periodo in cui è in crescita il fenomeno fake news, e, piu in generale, della disinformazione.
Agcom – rapporto sul consumo di informazione in Italia nel 2017
Agcom – rapporto sul consumo di informazione in Italia nel 2017 – Effetti dei fattori individuali sulla fruizione di informazione
Secondo il rapporto dello Studio, gli Italiani (54,5%) accedono all’informazione online soprattutto attraverso fonti algoritmiche (social network 35,5% e motori di ricerca 35,5%), mentre è minore la fruizione delle fonti editoriali (siti web e applicazioni di editori tradizionali e nativi digitali). Per il 19,4% del campione, la fonte algoritmica è la più importante all’interno della propria informazione, con i motori di ricerca e i social network che rappresentano rispettivamente la terza e la quarta fonte informativa più volte considerata come la più importante per informarsi, tenendo conto della totalità dei mezzi di comunicazione (classici e online).
Per quanto riguarda i social netowrk, come Facebook, tuttavia, si riscontra una minore affidabilità percepita, in quanto queste fonti ‘algoritmiche’ sono ritenute affidabili o molto affidabili da meno del 24% da chi li consulta per informarsi.
Internet viene utilizzato anche dai minorenni per restare informati, con solo circa un quarto dei minori che non si informa o lo fa utilizzando un solo mezzo di informazione.