Uno su quattro proprietari di smartphone spende oltre 7 ore al giorno sul telefono. E’ quanto emerso dall’ultimo rapporto Global Consumer Insights di Counterpoint Research.
"Gli smartphone hanno cambiato il mondo in tempi brevissimi" si legge nel rapporto redatto il 12 ottobre da Tina Lu, Senior Analyst di Counterpoint Research, secondo cui oggi quasi la metà della popolazione mondiale utilizza uno smartphone e la spesa annua su nuovi smartphone supera 370 miliardi di dollari. Counterpoint Research tiene traccia dei comportamenti degli utenti di smartphone, tra cui la marca preferita, i fattori che incidono sul processo di scelta del modello, le applicazioni più utilizzate e altri ancora.
Secondo la società di ricerche, nell’ultimo decennio gli smartphone sono diventati centrali nella vita delle persone, motivo per cui le persone spendono più tempo sui loro smartphone rispetto a qualsiasi altro dispositivo. Gli smartphone occupano la fase centrale della vita dei consumatori, con quasi la metà degli intervistati che hanno detto di spendere oltre cinque ore al giorno sul loro smartphone. Inoltre, uno su quattro utenti spende più di 7 ore ogni giorno sul proprio smartphone, principalmente utenti che utilizzano lo smartphone per lavoro o che consumano contenuti digitali per diverse ore.
Guardando all’uso dello smartphone su base territoriale, gli utenti spendono più tempo sui propri smartphone nei paesi emergenti rispetto che nei paesi sviluppati. I consumatori in Malesia spendono più tempo sui loro smartphone rispetto ad altri paesi, con più del 55% degli utenti intervistati che hanno riferito di aver trascorso più di cinque ore al giorno sul proprio smartphone. In Giappone, gli utenti spendono il minimo tempo sullo smartphone, con il 43% che ha affermato di trascorrere meno di tre ore al giorno sul proprio dispositivo.
Navigare su internet e giocare sono tra le attività più popolari su uno smartphone in diversi paesi. In media, il 64% degli intervistati naviga su internet sul proprio smartphone ogni giorno, mentre il 62% utilizza lo smartphone per giocare. Le chiamate vocali rimangono la scelta preferita della comunicazione in molti mercati (come la Germania e il Giappone) davanti alla messaggistica rispetto ai mercati emergenti dell’Asia e dell’Africa, dove scambiarsi messaggi supera le telefonate. Guardare i video e trascorrere del tempo sui social network sono rispettivamente la quinta e la sesta attività più popolare che si fa su uno smartphone.
Dal rapporto è inoltre emerso che il ciclo di sostituzione dello smartphone si sta riducendo, a partire dai mercati in via di sviluppo. A causa "della crescente dipendenza dagli smartphone e dalla disponibilità di smartphone a prezzi accessibili" secondo Counterpoint, il ciclo di sostituzione di smartphone globale è diminuito a 21 mesi – significa che circa ogni poco meno di due anni si cambia lo smartphone. I consumatori dei mercati emergenti sostituiscono il proprio smartphone piu’ spesso rispetto ai consumatori nei mercati sviluppati.
"La crescita di marche cinesi che offrono dispositivi con specifiche sempre migliori a prezzi accessibili ha attivato un ciclo di aggiornamento più veloce" si legge nel rapporto, tendenza in crescita se si considera che è in aumento la ‘second life’ di uno smartphone grazie alla crescita dei dispositivi ricondizionati.
Gli utenti messicani sostituiscono il loro smartphone più spesso, cambiandolo in media ogni 18 mesi. Questo comportamento è probabilmente una conseguenza dell’alta percentuale di dispositivi usati in Messico, secondo Counterpoint, con quasi un terzo della base utenti che utilizza un dispositivo usato. Uno su tre utenti in Messico probabilmente aggiorna i propri dispositivi ogni dodici mesi. In Giappone, gli utenti hanno riferito di sostituire il proprio dispositivo ogni 26 mesi, il ciclo piu’ lungo tra tutti i paesi compresi nella ricerca di Counterpoint, secondo cui questo è in parte dovuto alla base di utenti matura e con accesso a più dispositivi migliori e resistenti che non richiedono di essere sostituiti in maniera frequente.
Più della metà degli utenti di smartphone in Australia, Cina, Germania, e Arabia Saudita ha rivelato di essere disposto a spendere più di 400 dollari per sostituire l’attuale dispositivo. Più di un terzo degli utenti tedeschi e australiani sarebbe disposto a spendere più di 500 dollari per il prossimo smartphone – potrebbe non essere una coincidenza il fatto che Apple in Germania e Australia domina e più dell’85% degli utenti Apple non ha intenzione di passare ad un’altra marca. Solo il 13% degli utenti giapponesi si è detto disposto a spendere oltre 400 dollari per l’acquisto del prossimo smartphone, anche se Apple è il marchio di smartphone dominante in Giappone – questo per Counterpoint spiega il ciclo di aggiornamento piu’ lento, poiché i consumatori giapponesi sono generalmente più conservatori dei loro coetanei in altri mercati.
Tra le altre cose emerse dall’indagine, risulta che Apple è tra le prime tre marche preferite per l’acquisto del prossimo smartphone, in tutti i paesi. Inoltre, più della metà degli intervistati nei paesi sviluppati ha sottoscritto servizi di streaming digitale. Uno su tre intervistati è abbonato a Netflix in Australia, mentre due su cinque intervistati ha detto di essere abbonato ad Amazon Prime in Germania. Le applicazioni per i pagamenti e portafogli digitali stanno diventando popolari nei mercati emergenti, con circa il 45% degli intervistati che utilizza almeno un’app di mobile payment/wallet in Malesia e Thailandia. Alipay e WeChat sono popolari in Cina, True Money in Thailandia.
Counterpoint ha condotto il sondaggio attraverso la selezione casuale di un campione di 3500 intervistati provenienti da tutti i continenti per comprendere i comportamenti degli utenti mobili, i modelli di utilizzo, le preferenze e i fattori che influenzano le decisioni di acquisto. L’indagine ha incluso intervistati dai 15 ai 45 anni.
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