E’ stato realizzato il primo telefono che funziona senza batteria, il quale consente lo stesso di effettuare chiamate. Non è fantascienza, è la realtà. Il telefono viene alimentato solo dall’energia che il dispositivo puo’ catturare dall’ambiente attorno ad esso o dal sole.
Il telefono che funziona senza batteria è frutto dell’ingegno di un team dell’Università di Washington, il quale è riuscito a sviluppare un telefono in grado di assorbire i microwatt di potenza necessari ad alimentarsi dai segnali radio che si trovano nell’ambiente circostante o dalla luce solare.
Addirittura il team di esperti è stato in grado di effettuare chiamate via Skype dal dispositivo senza essere alimentato da una batteria. E’ una cosa positiva considerato che per effettuare una chiamata tramite Skype, essendo necessario un collegamento ad internet, il telefono presumibilmente ha bisogno di molta piu’ alimentazione rispetto a quella necessaria per gestire una semplice telefonata.
"Abbiamo costruito quello che crediamo sia il primo cellulare funzionante che consuma una potenza quasi pari a zero", ha detto all’HuffingtonPost Shyam Gollakota, professore associato alla Paul G. Allen School of Computer Science & Engineering presso l’Università di Washington, co-autore del progetto.
Per poter funzionare senza batteria, il telefono sviluppato dal team raccogliere l’energia dai segnali radio prodotti da una stazione base che si puo’ trovare ad una distanza di massimo 50 metri, o in assenza di questa puo’ catturare e convertire l’energia solare tramite una cella solare molto piccola. Per riuscire a far funzionare il prototipo il team ha creato una stazione base integrata con la nuova tecnologia, la quale potrebbe essere integrata senza difficoltà nei ripetitori esistenti.
Entrando piu’ nello specifico, il telefonino per funzionare senza batteria va a sfruttare le minuscole vibrazioni che si producono nel microfono o negli altoparlanti quando una persona sta ascoltando o parlando. Una piccola antenna connessa al telefono è in grado di convertire queste micro-vibrazioni in un segnale radio che può essere inviato o ricevuto senza che sia necessaria dell’energia.
La tecnologia ancora deve essere migliorata, in quanto il team ha fatto sapere che l’utente deve premere un pulsante per far entrare il telefono nella modalità di ‘ascolto’ o nella modalità di ‘trasmissione’, questo passaggio ancora non puo’ essere gestito in automatico.
"Potresti immaginare in futuro che tutte le torri cellulari o router Wi-Fi potrebbero integrare la nostra tecnologia [per servire come] stazione base", ha detto il co-autore del rpogetto Vamsi Talla all’HP. "E se tutte le case disponessero di un router Wi-Fi, potresti non aver bisogno di una batteria ovunque".
Portando avanti lo sviluppo di questa tecnologia si potrebbe rimediare ad uno dei problemi che affliggono gli smartphone sempre piu’ avanzati: la batteria che dura troppo poco.
La tecnologia sviluppata dal team dell’Università di Washington sembra essere simile a quanto messo a punto dal braccio scientifico e tecnologico del gigante dell’intrattenimento Disney, che ha costruito una stanza prototipo in grado di erogare "potenza wireless onnipresente" permettendo ai diversi dispositivi presenti all’interno della stanza di caricare la batteria da cui si alimentano in modalità wireless, senza fili. Particamente, l’energia utile per ricaricare la batteria, ad esempio di uno smartphone, avviene allo stesso modo in cui il WiFi diffonde la connettività internet.
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